Cinema – Riflessioni e Proiezioni, nuovo libro del giornalista Massimo Balsamo (penna ben nota ai lettori di Anonima Cinefili), offre un interessantissimo spaccato dell’industria cinematografica italiana e internazionale lasciando che i protagonisti della Settima Arte rispondano direttamente a due domande tanto semplici quanto insidiose: in che direzione sta andando il Cinema in Italia? Cosa ne sarà dei film nell’era di Netflix e del Coronavirus?
Per indagare il passato, il presente e il futuro del grande schermo Balsamo si affida alle prestigiose voci di direttori di festival, registi, sceneggiatori e critici cinematografici, realizzando un agile quanto sfaccettato discorso cinefilo che si snoda tra le questioni dello streaming, del sistema malato dei finanziamenti pubblici, dei talenti emergenti, del rapporto del pubblico con la sala e dell’impatto del Covid-19 sul settore, rispondendo a una moltitudine di quesiti e al compenso sollevandone di nuovi.
CINEMA – RIFLESSIONI E PROIEZIONI: IL NUOVO CINEMA ITALIANO RACCONTATO DAI REGISTI
Nel suo libro Cinema – Riflessioni e Proiezioni, disponibile su Amazon sia in versione cartacea che come e-book, Massimo Balsamo raccoglie le riflessioni di molti registi che, negli ultimi anni, stanno tentando di dare una scossa al cinema italiano raccontando il nostro paese (ma non solo) attraverso, ad esempio, il ritorno al genere: tra questi – per citarne alcuni – Susanna Nicchiarelli (l’autrice dell’acclamata pellicola Nico, 1988), Alessio Cremonini (regista del bellissimo Sulla Mia Pelle, il film sul caso Cucchi), Alessandro Aronadio, Giulio Base, Phaim Bhuiyan e Daniele Misischia. Il quadro che emerge è quello di un movimento in fermento e pieno di idee capace di poter dare nuova linfa ad un panorama in sofferenza artistica da qualche anno.
IL PUNTO DI VISTA DEI GRANDI DIRETTORI DI FESTIVAL: ALBERTO BARBERA ED EMANUELA MARTINI
Cinema – Riflessioni e Proiezioni però non si limita a dar voce ai cineasti, regalando spazio anche alle opinioni di prestigiosi addetti ai lavori nel settore delle kermesse cinematografiche e della stampa cinematografica specializzata.
I festival, soprattutto quelli più importanti, da sempre sono delle vetrine indispensabili in grado di offrire un focus sul cinema di ieri, di oggi e di domani; Alberto Barbera (direttore artistico del Festival di Venezia) ed Emanuela Martini (che ha diretto il Torino Film Festival dal 2014 al 2019), intervistati da Balsamo, fanno sia il punto della situazione sul sistema cinematografico italiano (con i suoi pregi e i suoi difetti) che sui principali autori di riferimento contemporanei però indicano anche gli obiettivi primari che un festival di alto livello dovrebbe avere.
NEL LIBRO DI MASSIMO BALSAMO ANCHE IL CINEMA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Non mancano inoltre autorevoli contributi da parte di numerosi esperti che aiutano a capire il presente e il futuro di un’industria che sta cambiando profondamente: direttori di importanti testate di settore (il nostro Luca Ciccioni, direttore di AnonimaCinefili.it, ma anche Luca Liguori di Movieplayer.it) e critici affermati (tra cui Emanuele Rauco e Roy Menarini) non solo analizzano l’attuale panorama del cinema italiano ed internazionale ma trattano con precisione anche il tema dell’influenza sempre maggiore dei big player dello streaming (in primis Netflix) che sta mutando profondamente le prospettive, artistiche ed industriali.
La trasformazione dell’audiovisivo, sia nella produzione che nella fruizione, era già in atto da diversi anni; ciononostante il Coronavirus ha impresso una brusca accelerazione ad un processo ormai irreversibile. È per questo motivo che libri come Cinema – Riflessioni e Proiezioni, in un periodo storico estremamente complesso come questo, sono utili letture sul futuro della Settima Arte. D’altronde, come diceva il grande Mario Monicelli, «il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire» e come sostiene Alberto Barbera proprio nel libro di Massimo Balsamo: «Chi parla di morte del cinema è finito lui su un binario morto».