The Balcony Movie (Balconowy), documentario del regista polacco Pawel Loziński in concorso al Trieste Film Festival 2022, si è aggiudicato il Premio del Pubblico alla kermesse triestina, oltre che una menzione speciale da parte della giuria del Premio Alpe Adria Cinema.
DI COSA PARLA THE BALCONY MOVIE?
Il regista Pawel Loziński per due anni e mezzo ha ripreso i passanti sotto il proprio balcone a Varsavia. Un esperimento a cui si è affezionato e che ha portato all’emergere di un’umanità plurale, viva e non indifferente alla domanda sul senso della vita.
IL DOCUMENTARIO POLACCO RIPRESO DAL BALCONE
The Balcony Movie si ritaglia uno spazio di riflessione forte nella cornice storica della pandemia. Il regista opta per un approccio naturale, empatico e umoristico facendo emergere anche riflessioni di ampio respiro sull’esistenza. Il pretesto è estremamente semplice, una condizione comune di chi vive con un balcone in centro città. Partendo da questo spunto, The Balcony Movie vuole ritagliarsi una prospettiva particolare (è tutto infatti ripreso dall’alto e a distanza) che è anche un’indagine sulla pluralità umana.
THE BALCONY MOVIE: UN ESPERIMENTO CHE RISCOPRE L’UMANITÀ
Il documentario nasce da un bisogno di sperimentare e anche di osservare il mondo, di mettersi in dialogo con le persone alle quali, normalmente, si è indifferenti. The Balcony Movie, forse indirettamente, destruttura l’idea degli individui come una fugace apparenza, tentando di andare in profondità e facendo emergere la soggettività passando in rassegna le singole visioni del mondo.
THE BALCONY MOVIE: RISPOSTE PERSONALI PER DOMANDE UNIVERSALI
Tristezza, felicità, indifferenza, amore, morte. I grandi temi appartengono al mondo, alle persone e questo The Balcony Movie lo mette fortemente in evidenza, senza risparmiarsi in pudore. Loziński diventa una sorta di confessore che, dall’alto, si pone in dialogo e in ascolto, intrappolando momenti apparentemente individuali ma che tracciano percorsi universali e condivisi dall’umanità.
La domanda di fondo è proprio quella più difficile, la cui risposta è inoggettivabile e che Loziński mette sul piatto en passant (letteralmente): “Qual è il senso della vita?”. Una domanda uguale per tutti, ma dalla risposta imprecisata e talvolta contraddittoria, che regola reazioni diverse: sofferenza, indifferenza, gioia, consapevolezza, spiritualità.
LOSINSKI CI DICE CHE L’UMANITÀ NON È INTRAPPOLABILE
The Balcony Movie mette ogni passante nelle condizioni di poter rispondere senza filtri, proprio con l’immediatezza che occorre in questi casi. Dall’anziana custode del palazzo all’arredatrice di interni, dalla moglie del regista a un ex-alcolista, Loziński raccoglie le impressioni di una parte di umanità. Conferisce loro dignità in quanto ogni visione è degna di essere ascoltata, e quindi irriducibile alle altre.
THE BALCONY MOVIE SCEGLIE IRONIA E LEGGEREZZA
The Balcony Movie ha come obiettivo quello di sollevare lo spirito, mostrando con semplicità nuclei tematici forti, quasi come in un dialogo socratico. Loziński sa comunicare con il mondo e fa di questa qualità l’espediente per una piccola e interessante chicca documentaristica. Nella Varsavia ripresa di Loziński emerge la soggettività che ha bisogno degli altri per potersi mostrare.
La bellezza di The Balcony Movie è dunque l’esistenza ripresa su piccola scala; oggetto della telecamera sono infatti singole vite che pulsano. Per rendere questo bisogna uscire dalla prospettiva d’insieme, decentrarsi, scavare, zoomare sul mondo. Solo così si possono cogliere le infinite sfaccettature della realtà e trasformarle in piccole narrazioni.