Arrivata alla sua trentatreesima edizione, nell’ambito della 75. Mostra del Cinema di Venezia, la sezione parallela della Settimana Internazionale della Critica è storicamente rivolta ai cineasti emergenti (hanno fatto il loro debutto alla SIC autori importanti del panorama cinematografico mondiale). A rappresentare l’Italia nel concorso di quest’anno è stato Saremo Giovani E Bellissimi, opera prima di Letizia Lamartire che uscirà nelle nostre sale il 20 settembre. Il lungometraggio, prodotto da CSC Production e Rai Cinema, non è la solita commedia musicale.
UNA EX POPSTAR E IL SUO LEGAME SIMBIOTICO CON IL FIGLIO MUSICISTA
Isabella (Barbora Bobulova) è una ex popstar degli anni Novanta con un figlio chitarrista di nome Bruno (Alessandro Piavani), ragazzo che lei ha praticamente cresciuto da sola. Il loro rapporto è talmente simbiotico da sembrare indistruttibile (i due sono anche partner in scena) ma questo fortissimo legame viene messo a dura prova da Umberto (Massimiliano Gallo), un uomo di mezz’età che si innamora di Isabella, e da Arianna (Federica Sabatini), leader di una band che sconvolge la vita di Bruno.
SAREMO GIOVANI E BELLISSIMI È UN ESORDIO MOLTO INTERESSANTE
Letizia Lamartire, regista che si è formata al Centro Sperimentale di Roma, realizza una pellicola diversa rispetto a quelle che il nostro cinema abitualmente produce. Ad uno sguardo superficiale Saremo Giovani E Bellissimi potrebbe apparire al pubblico come il classico film nazionalpopolare innocuo e conciliante ma in realtà non è così, è molto di più.
Fin da subito ci rendiamo conto che il legame tra Isabella e Bruno è molto più contorto e morboso di quanto si possa immaginare: i due, per come si comportano, danno l’impressione di essere più una coppia di amanti isolata dal resto del mondo. La Lamartire, giocando con l’ambiguità di fondo di questo particolare rapporto madre-figlio, sorprende lo spettatore perché nel momento in cui l’evoluzione dei due personaggi sembra prendere una piega prevedibile (Isabella e Bruno trovano sulla loro strada un uomo ed una ragazza che potrebbero compromettere il loro sodalizio artistico e personale), ecco che avviene l’inaspettato: pur di rimanere assieme, i nostri protagonisti sono disposti a gettare al vento l’unica chance a loro disposizione per una vita normale.
Nonostante nel finale lo sviluppo narrativo diventi più convenzionale, Saremo Giovani E Bellissimi mantiene una solida coerenza e, anche se non si spinge su territori scabrosi, è un’opera che tratta tematiche non banali; oltre ad analizzare una relazione familiare equiparabile ad una love story, la pellicola parla anche della difficoltà da parte di una popstar decaduta di andare avanti dopo aver assaporato il successo.
Letizia Lamartire, oltre ad avere una buona mano dietro la macchina da presa, è in grado di gestire in modo convincente il ritmo del film grazie anche agli intermezzi musicali, importantissimi a livello di trama per definire ulteriormente la psicologia dei personaggi. Inoltre, le scelte di casting non potevano essere più azzeccate: Barbora Bobulova e Alessandro Piavani sono straordinariamente credibili nei ruoli di Isabella e Bruno ma anche Massimiliano Gallo e Federica Sabatini svolgono egregiamente il loro lavoro.
Saremo Giovani E Bellissimi rappresenta l’esordio di una promettente autrice capace di mescolare con equilibrio e intelligenza generi diversi riuscendo ad intrattenere e a far riflettere, un risultato non facile da ottenere.