Doctor Strange nel Multiverso della Follia è il nuovo, attesissimo film del Marvel Cinematic Universe, in cui il protagonista Stephen Strange (Benedict Cumberbatch) apre definitivamente le porte al multiverso – strumento narrativo che è entrato appieno nella visione Marvel in Spider-Man: No Way Home.
La coesistenza di universi paralleli e alternativi, introdotta progressivamente anche dalle serie Disney+ WandaVision, Loki, e What If…?, in Doctor Strange nel Multiverso della Follia diventa il focus centrale attorno al quale si snoda la sceneggiatura del film, anche attraverso il debutto del personaggio di America Chavez (Xochitl Gomez). La ragazza, dotata di ‘capacità speciali’, sarà fondamentale nella battaglia di Doctor Strange e del suo sodale Wong (Benedict Wong) contro una nuova minaccia tale da mettere in discussione l’ordine cosmico.
DOCTOR STRANGE E IL MULTIVERSO DELLA FOLLIA: SAM RAIMI CI METTE LA FIRMA
Il produttore Kevin Faige sembra non sbagliare mai un colpo e anche stavolta sceglie il regista perfetto per conferire un’aura lievemente horror alla linea narrativa associata al dottore-mago. Uomo e personaggio al di fuori degli schemi, Stephen Strange stavolta è nelle mani di Sam Raimi, che pur ponendosi in continuità con il lavoro del regista di Doctor Strange (2016) Scott Derrickson, sfrutta gli espedienti dei molti mondi e della stregoneria per introdurre strategicamente elementi tipici del suo universo visivo, in particolare nella tecnica registica e negli effetti speciali.
La sceneggiatura, affidata all’autore di Loki Michael Waldron, indaga sul misticismo alla base delle filosofie sul controllo della mente e del salto spazio-temporale, non tralasciando le pulsioni e le debolezze caratteristiche dell’essere umano. La vision di Raimi, il suo stile e la profonda conoscenza del genere fumettistico, hanno fatto sì che il suo Spider-Man con Tobey McGuire diventasse un successo di pubblico e critica, lanciando quel filone cinecomic che oggi è sulla cresta dell’onda.
Raimi si è affermato nel panorama hollywoodiano con il mix di ironia e horror dei cult La Casa e L’Armata delle Tenebre e con la sua esperienza, maturata anche sul set della saga di Spider-Man, riesce nel difficile compito di bilanciare i numerosi elementi che compongono lo spessore di Doctor Strange, dove la sceneggiatura insiste su vari livelli e collegamenti che si intrecciano nel multiverso.
Il regista compie un bell’esercizio tecnico, lavorando sulle inquadrature e sui piani, sorprendendo lo spettatore, che si trova catapultato repentinamente da un universo all’altro. La moltitudine di riferimenti pop e al cinema di genere, uniti al suo stile peculiare, creano così una rapsodia del fantastico e che però si mantiene sempre credibile, pur discostandosi anche considerevolmente da un certo tentativo di radicamento nella realtà tipico dei prodotti MCU.
DOCTOR STRANGE E SCARLET WITCH, IL VOLTO SFACCETTATO DEL POTERE SENZA FRENI
Doctor Strange e il Multiverso della Follia esplora il lato mistico del grande progetto Marvel enfatizzando quello che è l’aspetto squisitamente fantasy, che si allontana dai supereroi più classici. Michael Waldron scrive una sceneggiatura solida, che esalta le potenzialità del Signore delle Arti Mistiche e di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), in una sorta di rappresentazione del lato oscuro degli Avengers.
Dalla psiche frammentata e dal passato sentimentale distrutto dagli eventi, Stephen e Wanda sanno quanto il lato umano possa renderli vulnerabili e tentano di celarlo con le loro capacità psichiche. Vittime e carnefici in un destino che sembra voler andare in direzione contraria alla loro volontà, Doctor Strange e Scarlet Witch rappresentano i due lati della stessa medaglia; dei protagonisti nelle cui menti convivono personalità contrastanti e che esplodono proprio grazie all’espediente del multiverso.
Dopo gli eventi narrati nella serie Disney + WandaVision, Wanda Maximoff è infatti in preda al delirio di onnipotenza, lacerata psicologicamente dal desiderio irrealizzato di maternità, che enfatizza i suoi poteri legati alla stregoneria. Anche Strange è alle prese con un conflitto interiore; è un eroe ancora non pienamente realizzato, che dovrà vedersela con le alternative al suo io, presenti nel Multiverso.
LA SPIEGAZIONE DEL PERCHÉ DOCTOR STRANGE E IL MULTIVERSO DELLA FOLLIA È TRA I MIGLIORI CAPITOLI DEL MCU
L’ottima regia e la solida scrittura fanno così di Doctor Strange e il Multiverso della Follia il film più psicologico del Marvel Cinematic Universe e uno dei meno infantili del franchise. Sicuramente il lavoro di Raimi si pone ad un livello decisamente differente rispetto agli ultimi due prodotti della fase quattro del MCU, Spider-Man: No Way Home ed Eternals. Il lavoro della Zhao, in particolare, proponeva alcune tematiche presenti anche nel nuovo film sullo Stregone Supremo e con una targetizzazione mirata verso un pubblico adulto, ma era completamente privo dell’appeal che il regista di Drag Me to Hell conferisce ai suoi personaggi.
Doctor Strange e il Multiverso della Follia propone in un solo film quel mix di generi cinematografici tanto cari al regista in questione, che riesce a mantenere il bizzarro e il reale sullo stesso piano, aggiungendo quel pizzico di ironia da comedy horror che è la firma del regista. Insieme al lato prettamente tecnico a dare maggior spessore al film in questione sono le prove attoriali dei protagonisti. Cumberbatch e Olsen sono degli ottimi attori drammatici e dimostrano le loro capacità con grande coerenza, in particolare nell’espressione delle sfaccettature caratteriali e dei doppi nel Multiverso.
Rachel McAdams e Benedict Wong rappresentano il passato di Strange e forse anche il suo futuro, ma entrambi continuano il lavoro iniziato nel primo film, mentre la vera rivelazione è Xochitl Gomez, sedicenne interprete del nuovo personaggio America Chavez. Una nuova adolescente, dopo Peter Parker, che porta scompiglio all’interno del Marvel Cinematic Universe. Raimi, Faige e Waldron compiono dunque una serie di scelte che rendono Doctor Strange e il Multiverso della Follia tra i più originali film del filone cinecomic, che non sembra arrestare la sua corsa e che si spera continui ad andare in una direzione di rinnovamento e ‘sperimentazione’.
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, prodotto da Marvel Studios e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, è uscito nelle sale italiane il 4 maggio 2022.