Ghostbusters di Ivan Reitman è una vera pietra miliare della storia del cinema, che con il suo mix tra horror e commedia, forte di una godibilissima vocazione pop, ha segnato indelebilmente l’immaginario collettivo moderno. La magia del team fondato da Spengler, Stantz e Venkman nel 1980 è sicuramente irripetibile, ma se credete che il problematico tentativo di reboot fatto da Paul Feig lo scorso anno abbia ucciso il franchise, potete tirare un sospiro di sollievo. C’è infatti un gruppo di talenti italiani che, con l’approvazione e la benedizione ufficiale di Ivan Reitman stesso e di Dan Aykroyd, ha avviato una campagna di crowdfunding per girare un lungometraggio a basso budget che vedrà una nuova generazione di Ghostbusters aggirarsi per le strade di Roma.
Se “Lo Chiamavano Jeeg Robot” è riuscito nella miracolosa impresa di adattare l’immaginario supereroistico alla Città Eterna, ora “REAL!” promette di rendere appassionanti e credibili le avventure di un team di Ghostbusters romani.
Sono passati più di 30 anni dalle vicende Newyorkesi e, dopo la venuta del dio Gozer e di Vigo il Carpatico, il mondo non ha quasi più sentito parlare di fantasmi, tanto che le avventure dei Ghostbusters originali sono ormai soggette a scetticismo quando non del tutto dimenticate.
In una Roma suggestiva ma caotica, in cui la crisi economica ancora si fa sentire, tre sconosciuti si ritrovano a condividere un appartamento dall’affitto insolitamente basso. Tra loro uno studente fuoricorso alla ricerca della propria vocazione (interpretato da Edoardo Stoppacciaro), un tecnico di laboratorio nerd e complottista (Fabio Cavalieri) e un giovane professore di fisica da poco trasferitosi dal Nord-Italia (Marco Fumarola). Quando lo spirito di un alchimista del XVII secolo (Alessandro Budroni) si manifesterà nella loro abitazione, i tre, non potendo permettersi un’altra sistemazione, faranno di necessità virtù e, tra ricerche su internet e la guida di due professori “dalle voci molto familiari” (i fan dei Ghostbusters originali sono avvertiti), cercheranno di ricostruire l’attrezzatura degli acchiappafantasmi e di cimentarsi in una caccia allo spettro le cui conseguenze finiranno per minacciare l’intera Capitale.
Uno script intriso di umorismo e insolitamente attuale, un cast artistico e tecnico ricco di idee e talento, un mix di effetti pratici e CGI, e una grande passione per il cinema degli anni ’80 : questi gli ingredienti che promettono di fare di “REAL!” una piccola produzione di culto.
REAL! A Ghostbusters tale, questo il titolo completo del film, sarebbe una produzione troppo rischiosa per la distribuzione tradizionale: d’altronde è già andata malissimo con il reboot americano al femminile, chi sarebbe tanto pazzo da credere in un piccolo progetto che ha come principale punto di forza non un budget stellare ma la devozione assoluta al materiale originale da parte di un gruppo di talenti tutti italiani? Fortunatamente di folli amanti del cinema ce ne sono tanti e, complice la solidità del progetto, il beneplacito di Reitman e il talento dei nomi coinvolti, a suon di piccole donazioni è stato coperto già il 60% del budget del film. A decretare il successo della campagna di raccolta fondi, che sarà attiva ancora per un mese a questo indirizzo e a cui vi invitiamo a contribuire, un sistema di reward ben studiato che premia anche il più piccolo contributo e che coinvolge alcuni dei più grandi voice actor italiani, colleghi del vero demiurgo di questo progetto: l’attore e doppiatore Edoardo Stoppacciaro.
“REAL!” propone tematiche inusuali per il nostro cinema, che solo ora sta iniziando a riscoprire le produzioni di genere ma che meriterebbe molto più coraggio. In “REAL!” quel coraggio non manca, così come non manca alle centinaia di persone che con le proprie ‘donazioni’ stanno contribuendo a rendere il film un progetto reale.
In attesa di novità sugli sviluppi futuri, non possiamo che invitarvi a uscire dalla vostra comfort zone e a partecipare dando il vostro piccolo contributo a un grande sogno collettivo: quello di vedere una storia ambientata nel mondo dei Ghostbusters che renda omaggio all’originale pur dimostrando che anche (e soprattutto) l’Italia può offrire location ideali per storie ben più originali delle classiche commedie sentimentali che vengono sfornate in serie ogni anno.
Il mercato cinematografico tricolore deve iniziare a metterselo in testa: oltre al grande cinema d’autore, nel Belpaese c’è spazio anche per supereroi, fantasmi e creature varie dell’immaginario. Un’industria sana passa anche da questo tipo di convinzione: non vogliamo lasciare che siano solo gli Americani a fare cinema di genere.