Con Uppercase Print (Tipografic Majuscul), Radu Jude porta sul grande schermo la Romania del regime comunista attraverso una drammaturgia insolita.
Numbers (Nomery), di Oleg Sentsov con la collaborazione di Akhtem Seitablaiev, è un'ironica distopia di denuncia politica di impianto teatrale.
Something Better to Come, documentario di Hanna Polak, racconta 12 anni della vita di Yana e il suo percorso da una discarica al riscatto.
The Lure (Córki Dancingu), film horror musicale di Agnieszka Smoczyńska, attualizza il mito della sirena ribaltandone l'essenza.
Communion è il docu-drama della regista polacca Anna Zamecka su una famiglia disfunzionale e l'obbligo di crescere troppo in fretta.
Malmkrog è il nuovo film firmato da Cristi Puiu di ambientazione ottocentesca e basato sulle opere del filosofo russo Vladimir Solov'ëv.
Tower. A Bright Day (Wieza. Jasny Dzien), film d'esordio di Jagoda Szelc, soccombe sotto l'ambizione di voler emulare il grande cinema d'autore.
Annunciati i film vincitori del Trieste Film Festival 2021. Tra i premiati "Beginning", "Acasa, My Home" e "Father". Tre menzioni speciali della giuria.
La regista Natalija Yefimkina esplora con Garage People un angolo di realtà privata nel freddo nord della Russia. Presentato al Trieste Film Festival 2021.
Please Hold the Line, documentario di Pavel Cuzuioc presentato al Trieste Film Festival 2021, offre uno sguardo ironico e inedito sulle telecomunicazioni.
L'intramontabile Lo Sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos fa incontrare est e ovest in una parabola sul viaggio nella quale il cinema diventa memoria.
Father (Otac), film serbo presentato al Trieste Film Festival 2021, è l'intensa storia di un padre che intraprende un disperato viaggio a piedi per i figli.