(SEGUONO SPOILER SULLA PRIMA PUNTATA)
Dopo una campagna promozionale sulla scia dell’attualità politica americana (ammettiamolo, rispetto a Donald Trump anche Frank Underwood diventa un candidato presidenziale credibile), il 4 marzo Netflix US ha rilasciato per intero l’attesissima nuova stagione di House Of Cards, che in Italia debutterà in esclusiva su Sky Atlantic mercoledì sera.
La prima puntata mette subito in chiaro quello che sarà il leitmotiv di questa stagione: lo scontro, senza esclusione di colpi, tra Frank e Claire Underwood.
Dopo aver lasciato, nel finale dello scorso anno, i due coniugi sull’orlo di una grave crisi matrimoniale, troviamo in questa première il nostro presidente preferito nel bel mezzo della campagna elettorale per le primarie ma con la consapevolezza che, senza l’appoggio della carismatica moglie, la sua immagine mediatica risulta molto più indebolita (la Dunbar, sua avversaria alle primarie, infatti ne approfitta). Frank allora, con i suoi metodi sempre molto poco ortodossi, cerca in tutti i modi di ostacolare le iniziative di Claire, che nel frattempo ritorna in Texas con un obiettivo ben preciso: quello di candidarsi come senatrice del suo distretto e usare quella carica come trampolino di lancio per la sua carriera politica (conoscendo le ambizioni della signora Underwood, è facile immaginare che voglia puntare molto in alto…). In questo episodio, inoltre, vediamo per la prima volta Elizabeth, la madre di Claire: un personaggio che ci permette di far ulteriormente luce sul passato della coppia presidenziale, su come Frank non sia mai stato visto di buon occhio dalla donna per via delle sue modeste origini (lui sarcasticamente si definisce un “plebeo”) e su quanto questo abbia influito nel raffreddamento dei rapporti tra madre e figlia. Quando però il genero usa spregiudicatamente la notizia del cancro di Elizabeth per scopi puramente propagandistici, le due donne si riavvicinano e si ritrovano alleate contro Underwood.
Nelle stagioni precedenti il personaggio interpretato da Kevin Spacey ha dovuto affrontare di tutto, riuscendo sempre a scamparla (qui il detto “il fine giustifica i mezzi” è doveroso); si è trovato di fronte a politici spregiudicati, presidenti russi senza scrupoli e potenti imprenditori pronti a fargli le scarpe ma alla fine ha sempre vinto lui.
E vinceva sempre perché, nel bene e nel male, aveva sempre accanto a sé sua moglie.
Ma se proprio Claire diventa la nemesi, il nemico più temibile da affrontare, allora qui la faccenda diventa davvero complicata e, di conseguenza, la narrazione può davvero salire di livello: come farà adesso un Frank isolato, con una campagna elettorale nella fase cruciale e con tutti i suoi avversari pronti a dargli battaglia (in questo episodio rientra in scena Lucas, il giornalista che in passato ha provato a denunciarne i misfatti), ad affrontare la signora Underwood, cioè l’antagonista che lo conosce meglio di chiunque altro?
Questa volta è molto, molto difficile prevedere come la trama si svilupperà d’ora in avanti (anche se un sogno, forse premonitore, di Frank ci mostra che la resa dei conti tra i due coniugi potrebbe essere tutt’altro che pacifica) ma questa puntata, chiaramente introduttiva, getta le basi per una quarta stagione potenzialmente super.