Nel suo piccolo SundanceTV, canale via cavo controllato dalla AMC Networks, può vantare una produzione originale di tutto rispetto come la miniserie Top of the Lake e, soprattutto, quel gioiello di Rectify (ne parleremo presto, don’t worry); logico quindi che ogni nuova serie prodotta dal canale attiri a sé una certa curiosità. Non fa certo eccezione Hap and Leonard, che ha fatto il suo debutto negli USA il 2 marzo ma di cui ancora non conosciamo dettagli sulla première italiana. Ci sono almeno un paio di motivi per cui questo show era molto atteso.
Hap and Leonard è tratto da una serie di romanzi scritti da Joe R. Lansdale, scrittore di culto americano la cui produzione spazia dal noir alla fantascienza passando anche per l’horror e il western (ibridando a volte i vari generi) e che, recentemente, ha visto sul grande schermo un’interessante trasposizione di un suo celebre romanzo, Cold In July (non è un caso che gli sceneggiatori del film, Jim Mickle e Nick Damici, siano anche gli showrunner della serie).
Inoltre gli attori protagonisti sono due vecchie conoscenze del piccolo schermo, ovvero James Purefoy (il Marco Antonio di Rome nonché l’antagonista di The Following) e Michael Kenneth Williams (il Chalky di Boardwalk Empire e, soprattutto, l’amatissimo Omar Little di The Wire).
La prima cosa che si capisce guardando il pilot è che questo prodotto ha tutti gli elementi tipici del buddy film, adattato in un contesto serializzato.
La serie, ambientata nel 1988, racconta la storia di Hap (James Purefoy) e Leonard (Michael Kenneth Williams), due contadini del Texas accomunati da una grande amicizia a dispetto delle tante diversità che intercorrono tra loro. Hap è bianco, divorziato e obiettore di coscienza mentre Leonard è afroamericano, veterano del Vietnam e omosessuale (durante l’episodio si giocherà con molta ironia sul fatto che i due sembrino avere una relazione). Un giorno l’ex moglie di Hap, Trudy (Christina Hendricks, altra vecchia conoscenza degli amanti delle serie tv) propone all’ex coniuge di recuperare dal fondo di un fiume mezzo milione di dollari rubati esattamente vent’anni prima (finiti lì a causa di un incidente stradale) e alla missione di recupero, oltre ai due protagonisti, si unisce un team decisamente insolito formato dal nuovo compagno hippy di Trudy, da un tipico texano stereotipato (parecchio in carne e molto poco sveglio) e da un tale particolarmente inquietante e con il volto sfigurato di nome Paco.
Il pregio più grande di questo episodio è che la serie si presenta subito per quello che vuole essere: un gran bel prodotto di intrattenimento.
Le atmosfere che si respirano in questo pilot sono al 100% Tarantiniane, quasi come se la puntata fosse stata scritta dal buon Quentin: grande ironia, dialoghi fulminanti (l’intesa tra Purefoy e Williams è già perfetta), personaggi molto bizzarri e situazioni al limite del grottesco. Non possiamo poi fare a meno di considerare parte integrante dello show lo stato del Texas, terra affascinante e dalle mille contraddizioni, che sicuramente avrà un peso interessante nello sviluppo di un personaggio come quello di Leonard (si sa, non è un paese famoso per il suo progressismo).
Gli ultimi minuti del pilot sono pulp allo stato puro: mentre due psicopatici cercano Paco, un uomo e una donna che sembrano usciti da una puntata di Banshee (e con ogni probabilità sono destinati a gettar scompiglio nella cittadina) uccidono un poliziotto a sangue freddo.
Chi ama il cinema di genere, come chi vi scrive, non può non rimanere folgorato da Hap and Leonard.
La capacità della serie di mischiare western moderno (orfani di Justified, qui c’è pane per i vostri denti) e racconto pulp è già un qualcosa di irresistibile e, escluso forse Banshee (alla sua ultima stagione quest’anno), non c’è nessuno altro show televisivo attualmente in onda paragonabile allo stile di questa nuova serie di SundanceTV. Ci sarà da divertirsi, statene certi!