Un investigatore dal passato oscuro approda (è il caso di dirlo) nell’assopita cittadina che dà il titolo a Broadchurch. Ad attenderlo un caso a dir poco clamoroso per la piccola comunità: il cadavere di un giovane ragazzo, trovato in spiaggia, sotto una ripida scogliera.
Non male l’incipit di questa serie della britannica ITV.
Un buon soggetto, sviluppato lungo 8 episodi per la prima stagione, nettamente superiore ad una superflua seconda, di altrettante puntate.
La storia scorre senza particolari forzature o sbavature. Il personaggio centrale è il tribolato ispettore Alec Hardy (interpretato da David Tennant, già decima incarnazione del Doctor Who e Kilgrave in Jessica Jones), i cui tratti somatici rientrano nei classici del genere: fisico asciutto, barba incolta, salute incerta. Il trasandato che non impegna, insomma.
Ad affiancarlo in una strana coppia di detective troviamo l’indigena Ellie Miller (Olivia Colman, precedentemente direttrice dell’hotel di The Lobster e agente segreto in The Night Manager), poliziotto locale con molteplici intrecci nel piccolo contesto affacciato sulla Manica, su quella porzione di Britannia nella realtà chiamata Jurassic Coast.
Appena avvenuto il fattaccio sfilano tutte le carte del mazzo: i genitori del ragazzo ucciso, il parroco del paese, i tanti amici-non amici, il giornalaio e i giornalisti del posto e così via. Nonostante si rincorrano quasi sempre invano i tentativi di sorprendere davvero lo spettatore, le prime 5-6 puntate risultano abbastanza godibili: la narrazione è fluida e credibile, i personaggi vengono approfonditi con pazienza e misura, i sospetti si muovono in modo omogeneo e mai forzato.
Come da buona regola dei piccoli centri, infatti, tutti si conoscono e il gioco continuo è il rimbalzo di sguardi, pensieri, congetture, rimorsi e rimpianti.
La prima serie finisce con un discreto colpo di scena.
Il fatto è che a quel punto la storia avrebbe avuto il suo bravo compimento. Ogni cosa avrebbe potuto trovare così un finale soddisfacente. Ed invece la ITV si fa ingolosire dal successo per proporre una seconda serie, investendo anche su due attrici di buon calibro: Charlotte Rampling (La caduta degli dei, Stardust memories, Spy game) e Marianne Jean Baptiste (Segreti e bugie). Ma il risultato è modesto, con una serie molteplice di stonature nella scrittura, con un processo a tratti surreale, con l’intreccio forzoso con lo scheletro nell’armadio del povero Hardy, sempre corrucciato verso la meta. Così si celebra senza più crescendo la ricerca sfiancante di dare un senso alla narrazione, osando un epilogo per certi versi grottesco, andando a depotenziare il ricordo di una prima parte niente male, a confermare come quasi sempre sia cosa buona e giusta fermarsi un momento prima di diventare inopportuni.
Broadchurch: le indagini del Doctor Who
Nelle due stagioni della serie ITV un David Tennant dall'aria vissuta indaga con Olivia Colman, mentre il livello della narrazione cala con il progredire delle puntate.