Innestandoci nell’acceso dibattito tra critica e pubblico sull’eccessiva spettacolarità di Batman v Superman – Dawn of Justice di Zack Snyder, noi dell’Anonima Cinefili siamo andati a recuperare una profetica intervista di circa 30 anni fa in cui il regista premio Oscar Michelangelo Antonioni parla al critico Gian Luigi Rondi del rapporto tra creatività e nuove tecnologie, rivelando una passione per l’innovazione che a molti oggi potrebbe sembrare sorprendente. Nel video già vediamo il divario tra il conservatorismo della critica e la fame di sperimentazione di un grande cineasta, che prevede l’avvento della CGI (gli effetti speciali al computer), di Netflix e degli schermi IMAX. Certamente Antonioni oggi non avvertirebbe il bisogno di fare un cinema à la Snyder, ma non possiamo fare a meno di chiederci come il registra della celebre ‘trilogia dell’incomunicabilità’ racconterebbe la società di Facebook. E voi cosa ne pensate di quanto detto da Antonioni? A 29 anni di distanza da quell’intervista, siamo ancora così indietro rispetto al mondo degli studios? Ditecelo nei commenti!
Michelangelo Antonioni profetizza CGI, Netflix e IMAX (video)
In un'intervista di 30 anni fa già va in scena il confronto tra la critica conservatrice di Gian Luigi Rondi e la fame di sperimentazione di un Antonioni innovatore.