Casablanca (1942) è uno dei grandi melodrammi della filmografia Warner Bros. Diretto da Michael Curtiz, uscì all’indomani dell’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, risentendo molto dei cambiamenti produttivi determinati dal nuovo assetto politico. Due delle più grandi star di Hollywood, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, si muovono con circospezione tra i tavoli del Cafè Americain marocchino, interamente ricostruito negli studios della Warner.
Lo statunitense Rick Blaine, con un passato da trafficante di armi, gestisce un locale a Casablanca, nel Marocco francese. Diventato ormai un uomo cinico e politicamente neutrale, la sua quotidianità viene sconvolta dall’arrivo della profuga norvegese Ilsa Lund, con la quale Rick aveva avuto una storia d’amore a Parigi proprio nel periodo della sua occupazione e dalla quale era stato abbandonato senza alcuna spiegazione. La donna giunge a Casablanca insieme al marito, Victor Laszlo, un importante leader della resistenza cecoslovacca, fuggito da un campo di concentramento e quindi ricercato dalla Gestapo. La vicenda si svolge attorno al tentativo da parte di Rick e Ilsa di aiutare Laszlo a fuggire in America, mettendo a rischio la vita di entrambi.
Poste le basi del contesto storico, la dimensione privata prende il sopravvento.
Il tormentato legame amoroso tra i protagonisti probabilmente non sarebbe passato alla storia senza l’opera di mediazione della musica. La colonna sonora di Casablanca, curata dal grande compositore Max Steiner, riveste un ruolo di grande importanza nel film. Determinante la canzone “As Time Goes By”, che svela progressivamente la relazione tra i due e mostra la grande potenzialità della musica di annullare il flusso temporale, facendo riemergere i ricordi. Inoltre ci permette di ammirare l’indimenticabile performance di Ingrid Bergman, che, catturata da un lungo e intenso primo piano, attraverso le espressioni del suo volto ci trasmette appieno le emozioni che la musica riesce a suscitare in lei.
A distanza di settant’anni dalla sua uscita, Casablanca resta un capolavoro indiscusso che ha segnato per sempre la storia del cinema; il primo vero “cult” della storia, con un cast così eterogeneo da non poter ridurre il suo peso al solo mito di Bogart. Dei 14 personaggi citati nei titoli, solo 3 furono interpretati da attori americani.
La sceneggiatura, tratta dalla pièce Everybody comes to Rick pensata per Broadway e mai andata in scena, è considerata, in maniera unanime, una delle migliori di sempre.
Leggendario il caos che regnò intorno al set prima e durante le riprese. Furono i fratelli Epstein a cominciare la scrittura del film, imprimendo ai dialoghi un marchio denso e laconico, ma abbandonarono presto il progetto, richiamati dal grande Frank Capra alle prese con la vera propaganda; lo script passa quindi nelle mani di Howard Koch, che si concentra più sugli aspetti intimi e personali della storia; il risultato è la perfetta alchimia che affascina ancora oggi, ad ogni visione.
Miglior Film, regia e sceneggiatura agli Oscar del 1943. Chapeau.
scuola di cinema: Casablanca di Michael Curtiz
Per la nostra rubrica sulla storia del cinema, parliamo di uno dei più grandi classici del cinema mondiale: Casablanca di Michael Curtiz.