Normalmente la realizzazione di riprese di pick-up, cioè riprese aggiuntive da realizzare dopo la chiusura ufficiale dei set, è una consuetudine piuttosto diffusa nella realizzazione dei blockbuster Hollywoodiani. Quando pochi giorni fa si era diffusa la notizia della necessità di riprese aggiuntive per il primo spin-off di Guerre Stellari, Rogue One: A Star Wars Story (qui qualche spoiler), si era anche sentito dire che tali riprese servissero ad alleggerire il tono del film (un po’ come ha fatto recentemente la Warner con Suicide Squad) perché la Disney era insoddisfatta del risultato di alcuni test-screening.
In realtà le cose stanno un po’ diversamente. Ancora nessuno ha visto il film, e l’insoddisfazione dei Disney Studios non riguarda tanto il mood troppo ‘dark’ della narrazione quanto la sceneggiatura tutta (un problema non da poco) e il tono generale, dato che a quanto pare gli eventi del film si chiuderanno esattamente 10 minuti prima dell’inizio di Star Wars: Una Nuova Speranza e quindi la coerenza con il materiale originale è di fondamentale importanza.
A soli 6 mesi dall’uscita del film, la situazione appare ora decisamente critica. Dalle nuove informazioni trapelate, pare infatti che lo studio voglia rigirare addirittura il 40% del film.
La sceneggiatura di Chris Weitz e Gary Witta sulla quale è stato basato il film non convince affatto i produttori, tanto che sembra le nuove riprese serviranno a portare il film verso un nuovo script recentemente consegnato da Christopher McQuarrie (I Soliti Sospetti, Edge of Tonorrow).
Sarà ancora Gareth Edwards a dirigere le riprese aggiuntive, ma stavolta forse con la supervisione di J.J. Abrams e di McQuarrie stesso (prossimamente anche regista di Mission Impossible 6), e con Tony Gilroy come regista di seconda unità.
I tempi ora sono drammaticamente stretti e la produzione lavorerà 6 giorni a settimana per 8 settimane. Il fatto che siano stati ricreati da zero ben 32 set dà la dimensione dell’importanza del reshooting. In nottata McQuarrie e una fonte anonima della Disney si sono affrettati a smentire la natura ‘emergenziale’ dell’intervento a Entertainment Weekly, ma considerato che fonti dell’attendibile JoBlo confermano e che, in ogni caso, le pickup di due mesi ininterrotti sono nei programmi della produzione e i set saranno quasi tutti ricostruiti, come dobbiamo interpretare questa notizia? Rogue One è un disastro annunciato o semplicemente la Disney si sta dando da fare per far arrivare nelle sale un film veramente eccezionale?
Vi terremo informati.
Star Wars: Rogue One, da rigirare il 40% del film!
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