E se dietro ogni blockbuster ci fosse lo zampino di un talento italiano? Nella scorsa intervista vi abbiamo fatto conoscere Alessandro Cioffi, VFX Supervisor dei film Marvel, e oggi vi presentiamo Simone Ciliani, un altro grande talento italiano del quale possiamo andare più che orgogliosi.
Laurea in architettura in Italia, per poi approdare nel mondo degli effetti speciali a Londra come FX Technical Director; nel proprio curriculum Simone vanta collaborazioni con i più importanti studi di effetti speciali (la Industrial Light & Magic di George Lucas, MPC, Framestore) nonché la partecipazione a blockbuster da far tremare le vene ai polsi (Guardians of the Galaxy, Kingsman – Secret Service, Edge of Tomorrow – senza domani, Maleficent, 300 – L’alba di un impero, Fast & Furious 7 e tanti altri).
Anonima Cinefili lo ha intervistato per scoprire più da vicino il suo lavoro e per farci svelare qualcosa sull’attesissimo Animali Fantastici e dove trovarli di David Yates al quale sta lavorando.
Partiamo da dove tutto è cominciato: come sei arrivato a lavorare nelle grandi produzioni? Da dove è iniziato tutto?
L’amore per i visual effects è iniziato quando avevo 7 anni: io e mio padre andammo al cinema a vedere Jurassic Park, entrammo in sala 10 minuti prima per prendere i posti migliori ma allo stesso tempo ci rovinammo il finale, essendo entrati proprio proprio durante la famosa scena in cui il T-rex domina sui velociraptor e cade lo striscione con scritto “quando i dinosauri dominavano la terra”. Da quel momento ho iniziato ad innamorarmi dell’arte grafica visiva computerizzata, e successivamente, con qualche anno in più sulle spalle, mi sono avvicinato finalmente a questo mondo. Prima di tutto mi sono laureato in una triennale di architettura alla Sapienza Valle Giulia, e mi sono spostato poi a Londra dove ho frequentato un corso di effetti visivi di 6 mesi e subito dopo mi sono ritrorvato catapultato in questo mondo
L’amore per i visual effects è iniziato quando avevo 7 anni: io e mio padre andammo al cinema a vedere Jurassic Park, entrammo in sala 10 minuti prima per prendere i posti migliori ma allo stesso tempo ci rovinammo il finale, essendo entrati proprio proprio durante la famosa scena in cui il T-rex domina sui velociraptor e cade lo striscione con scritto “quando i dinosauri dominavano la terra”. Da quel momento ho iniziato ad innamorarmi dell’arte grafica visiva computerizzata, e successivamente, con qualche anno in più sulle spalle, mi sono avvicinato finalmente a questo mondo. Prima di tutto mi sono laureato in una triennale di architettura alla Sapienza Valle Giulia, e mi sono spostato poi a Londra dove ho frequentato un corso di effetti visivi di 6 mesi e subito dopo mi sono ritrorvato catapultato in questo mondo
Per chi non conoscesse bene il mondo degli effetti speciali, puoi spiegarci meglio il ruolo del FX Technical Director?
Il Visual Effects Technical Director si occupa di simulazioni dinamiche: dalle inondazioni, alle esplosioni, dalle distruzioni alle magie magicose. Il nostro lavoro in genere è prendere le animazioni dai nostri colleghi di animazione, lavorare sul nostro effetto, per esempio un drago lanciafiamme (tipica citazione da un fan di Game of Thrones), renderizzare e mandare il tutto ai nostri amici compositor che si occuperanno di assemblare minuziosamente tutti i pezzi del nostro shot.
Ora stai lavorando al film Animali Fantastici e dove trovarli di David Yates, l’attesissimo spin-off della serie di Harry Potter. Non c’è bisogno dei trailer per immaginarsi quanto siano fondamentali gli effetti speciali in film di questo tipo, quanto lavoro c’è dietro a produzioni così grandi?
Per produzioni che si basano su vox complessi, la post-produzione (ovvero il momento nel quale si creano i VFX) può richiedere anche un paio di anni, mentre la parte di produzione – più nello specifico del girato – può anche essere solo di un paio di mesi. Devo dire che negli ultimi anni si sta cercando sempre più di tagliare i costi (purtroppo) delle post-produzioni mettendo sempre di più in ginocchio le case del settore, e come potete ben capire questa tendenza ha implicazioni sempre più preoccupanti: molte aziende assumono per brevi periodi e raramente arrivano all’anno completo (data l’incertezza e la celerità nella quale si svolgono i progetti, e lo sviluppo di queste tecnologie che è sempre più faticoso da sostenere). Forse sono anche questi i motivi per i quali George Lucas ha deciso di non mettere il suo nome negli ultimi Star Wars: i nuovi tempi di produzione non possono sostenere il vero swing della prima trilogia. Devo ammettere che Framestore non ha smesso di investire nello sviluppo delle nuove tecnologie e sta spingendo sempre più la pipeline nei VFX.
C’è una scena o un particolare effetto, al quale hai lavorato e del quale vai particolarmente fiero (se puoi dircelo senza svelarci troppo)?
Non posso dirvi ancora nulla di Fantastic Beast, ma in generale, per noi artisti, gli effetti dei quali andiamo più fieri raramente vengono proiettati. Il genio artistico viene quasi sempre troncato dalle esigenze di produzione purtroppo. La scena alla quale tengo di più fin ora probabilmente è la sequenza di Guardians Of Galaxy dove Groot prende Rocket sotto braccio e scappano in slow motion dopo l’esplosione dal collezionista.
Confrontando questo film con quelli della precedente e fortunata saga (Harry Potter), quanto sono migliorati gli effetti e che passi in avanti ha fatto la tecnologia?
Il primo Harry Potter risale al 1997, quasi 20 anni fa! Il tempo trascorre molto in fretta, e penso che la cosa più importante sia stato il passaggio dalla produzione analogica a quella digitale. Nuovi programmi si sono susseguiti e nuovi algoritmi sono stati creati. Ma anche se la tecnologia si è evoluta, l’arte e la tecnè che c’è dietro ad ogni singolo effetto rimarrà sempre unica e pregiata, legata ai mezzi di quel tempo.
Quanto è importante la cura del dettaglio in queste grandi produzioni?
Il dettaglio è l’elemento fondamentale del nostro lavoro. per pochi frame, decimi di secondi, si possono impiegare anche mesi di post-produzione e la collaborazione di decine di persone. Ciò che facciamo è sempre migliorabile ad ogni iterazione.
Come vi dicevo prima, la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi, l’attenzione al dettaglio sopratutto ai personaggi è eccezionale, abbiamo ad oggi ogni singolo pelo mosso dinamicamente seguendo avanzati algoritmi, ma non è solo quello che vediamo ad alzare la qualità dei dettagli: in questo mondo abbiamo per esempio simulazioni scheletriche e muscolari che alzano notevolmente il livello complessivo del dettaglio.
Anche se l’occhio del cliente e del regista hanno sempre l’ultima parola.
Infine, dobbiamo aspettarci grandi cose per questo primo capitolo della trilogia?
Vi assicuro che non mancheranno delle sorprese! Il resto è top secret, o Harry Potter mi traforma in un Rospo!