Lo spagnolo Raúl Arévalo, classe 1979, come attore può vantare una carriera già ricca di pellicole di successo, eppure in qualità di regista e sceneggiatore ha firmato una sola pellicola, Tarde para la ira, presentata in anteprima nella sezione Orizzonti: un revenge movie asciutto, con una scrittura perfetta e magnificamente realizzato.
José (Antonio de la Torre) è un uomo di mezza età che frequenta assiduamente il bar gestito da Ana (Ruth Díaz), dove ha fatto amicizia con un gruppo di avventori che si ritrovano abitualmente per giocare a carte. Ha un debole per la proprietaria del bar, ma il marito di Ana, Curro (Luis Callejo), sta per uscire dal carcere dopo una lunga detenzione. Presto le vite di tutti i personaggi, che in un modo o nell’altro saranno destinate a incrociarsi, finiranno per esser travolte da eventi totalmente imprevedibili.
Tarde para la ira è una pellicola a suo modo spietata, nella quale Arévalo disegna un complesso meccanismo a orologeria il cui risultato finale è quello di raccontare un mondo nero come la pece, in cui non c’è spazio per la tranquillità cui si fa riferimento nel titolo italiano. Una macchina narrativa impeccabile che si regge su personaggi ottimamente scritti e ancora meglio interpretati, su una regia che con pochi fronzoli crea una tensione e un ritmo perfetti, e che dimostra come si possano produrre pellicole di genere assolutamente ragguardevoli – e capaci di incassi importanti – anche con un budget modesto.
Se proprio volessimo trovare un difetto al film, potremmo dire che la fotografia di Arnau Valls Colomer non brilla per originalità, ma conoscendo i lavori del cinematographer spagnolo viene da pensare che la scelta di un parco rigore di immagini e colori derivi da un’espressa volontà di Arévalo, che infatti ha scelto di optare per l’ormai rara pellicola in 16mm, la cui conversione a 35mm in fase di stampa comporta una forte grana che diventa parte fondamentale del mondo ‘caldo’ e polveroso messo in scena dal regista.
In conclusione Tarde para la ira, sulla cui trama non vi possiamo rivelare altro senza rovinarvi la visione, è un lavoro eccellente che ci lascia in trepidante attesa per la seconda opera da regista e sceneggiatore di Arévalo. Potrebbe essere nato un nuovo talento.
Venezia 73 – Tarde Para La Ira: la recensione in anteprima
Presentato nella sezione Orizzonti, il revenge movie di Raùl Arévalo è appassionante, asciutto e magnificamente girato.