Amici cinefili, vi è venuto da storcere il naso alla notizia di un riadattamento televisivo di Arma Letale, la saga cult anni ‘80/90 diretta da Richard Donner e che ha reso Mel Gibson una celebrità mondiale? Le premesse di partenza non erano certo delle migliori perché il canale generalista Fox è da qualche anno, se escludiamo la serie Empire, che non riesce a trovare un nuovo cavallo di battaglia (raschiando il fondo del barile con idee non proprio originali, come il revival di Prison Break e il remake tv de L’Esorcista) e toccare un film così amato dal pubblico è sempre un’arma a doppio taglio ma, talvolta, bisogna andare oltre alle proprie sensazioni negative e cercare di dare una chance a prodotti del genere guardando almeno la puntata pilota.
Lethal Weapon, come tutti sanno, è la storia dei due detective della polizia di Los Angeles Martin Riggs e Roger Murtaugh.
I due sono diversissimi uno dall’altro: se Murtaugh (Damon Wayans) è un padre di famiglia che, dopo aver subito un infarto, sogna un incarico senza stress, Riggs (Clayne Crawford) invece è un ex SEAL che, dopo aver visto morire sua moglie incinta, ha tendenze suicide e vive la sua vita pericolosamente; i due si troveranno casualmente a fare squadra, affrontando in questo modo il crimine a L.A. in maniera a dir poco rocambolesca (con buona pace delle coronarie di Murtaugh).
Senza scomodare l’originale, il pilot fa in maniera convincente il suo dovere.
E’ un compito ingrato quello di prendere uno dei buddy movie più famosi del cinema e riportarlo in TV sapendo di trovarsi di fronte una folla inferocita di fan che aspettano solo il più piccolo errore per partire con gli insulti ma lo showrunner Matt Miller (che ha lavorato in Chuck e Forever), assieme all’aiuto del grande Shane Black, in questo primo episodio riesce a cogliere lo spirito del film e a regalarci 46 minuti di intrattenimento di buon livello. Ovviamente si tratta di un Arma Letale 2.0, non vi aspettate la regia quadrata di Donner perché qui tutto è sopra le righe: le esplosioni, gli inseguimenti, le azioni dei due poliziotti, qua tutto è tamarro ma quel tamarro che non infastidisce (si vede la mano di un esperto di blockbuster come il regista McG, che ha diretto le prime due puntate). L’idea intelligente di Miller è quella di mascherare ciò che sembrerebbe un semi-procedurale standard (con una trama orizzontale che viaggia parallela al “caso del giorno”) in un action che combina bene la commedia (tanta) e anche, strano a dirsi, il dramma, con i due attori protagonisti che sono il vero punto di forza dello show (chi l’avrebbe mai detto): Damon Wayans e Clayne Crawford infatti raccolgono l’ingombrante eredità di Danny Glover e Mel Gibson dimostrando di essere molto affiatati insieme (molto bravo è soprattutto Crawford, attore già visto nella serie drammatica Sundance Rectify).
Se volete passare una serata con una serie che vi faccia piacevolmente staccare il cervello per un’oretta, Lethal Weapon fa al caso vostro; speriamo solo che la stagione, composta da 13 puntate, rimanga su questo livello e non cada in un vortice di piattume che purtroppo contraddistingue la maggior parte degli show generalisti nel corso della loro esistenza.