In questo delicatissimo periodo storico l’umanità deve affrontare delle sfide fondamentali per la propria esistenza: dal surriscaldamento globale alle crisi economiche passando per l’emergenza energetica, tutti i giorni i giornali, le tv e i libri ci bombardano di informazioni apocalittiche che sembrano non lasciare scampo per il nostro futuro. E se invece le soluzioni le avessimo sotto il naso? Il documentario francese Domani, diretto dai registi Cyril Dion e Mélanie Laurent (proprio lei, la Shosanna di Bastardi senza gloria), risponde a questa domanda dimostrando che un altro mondo, se ognuno di noi nel suo piccolo si mettesse all’opera, è ancora possibile.
Domani, distribuito in Italia da Lucky Red con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, è stato in patria un caso cinematografico.
Il film, diviso in cinque atti (agricoltura, energia, economia, democrazia e istruzione), è un road movie in giro per il mondo che mostra come la forza di volontà delle persone, associata anche alle innovazioni tecnologiche e culturali, stia già, nella pratica, cambiando pian piano le cose; certo, si tratta di una goccia nell’oceano ma migliaia e migliaia di individui (a cui i media riservano troppo poco spazio) ogni giorno lavorano per un futuro diverso e migliore per tutti. Lo stile del documentario è molto inusuale perché non si limita alla condanna o all’analisi fine a sé stessa (come fanno di solito prodotti di questo genere) e non ha un approccio alla Michael Moore (dove l’elemento satirico è preponderante) ma ha una precisa missione pedagogica, destinata ad arrivare alle nuove generazioni; sia ben chiaro, i due registi non descrivono un futuro rose e fiori come se fosse una favola Disney ma propongono delle soluzioni che contribuiscono a creare un nuovo immaginario e una maggiore consapevolezza. Dalle fattorie della Normandia ai villaggi in India passando per le cooperative dei rifiuti a San Francisco e per le scuole pubbliche finlandesi, le ricette anticrisi che Dion e Laurent ci mostrano nel corso delle due ore di durata della pellicola sono molteplici e percorribili (anche se alcune soluzioni, come la circolazione delle monete locali in circuiti ristretti, appaiono come pura utopia) portando lo spettatore, alla fine della proiezione, in uno stato di euforia tale da farlo alzare dalla poltrona e prendere informazioni su queste iniziative (e questo sottolinea il valore di questo prodotto audiovisivo).
Nelle sale italiane a partire dal 6 ottobre, Domani è un film che non solo ogni studente dovrebbe vedere (Lucky Red infatti si mette a disposizione per organizzare proiezioni dedicate alle scuole) ma anche ogni cittadino perché non è ancora troppo tardi ma, come suggerisce anche il trailer, “ci dobbiamo dare da fare. Adesso!”.
https://www.youtube.com/watch?v=khw1kC55FWk