Iniziamo dalle premesse: se quello che cercate è una commedia divertente, a tratti romantica, in cui possiate ritrovare la Sarah Jessica Parker a cui eravate abituati, lasciate perdere. Divorce, la nuova dark comedy firmata HBO e prodotta dall’attrice stessa, è quanto di più lontano possiate immaginare dal glamour e dai glitter di Sex and The City, e il romanticismo di Carrie non è che un pallido ricordo. Sul piatto, sensazioni forti e adulte. Qualcosa, però, non quadra. Sarà che Sarah Jessica Parker ricorda sempre un po’ Carrie, anche se al posto dell’Upper East Side c’è una innevata cittadina di provincia e le Manolo Blahnik hanno lasciato posto agli Ugg. Sarà che il livore tra i protagonisti – coppie sposate da qualche decennio e alle prese con un matrimonio in crisi – è tale da essere quasi ridicolo, drammatico o deprimente. Sarà che la trama è, per ora, fin troppo scontata, tra divorzi e scappatelle. Beninteso: gli ingredienti per trasformare la serie in una commedia tragicomica ci sono, ma sembra che qualcosa sia andato storto nella preparazione, forse anche per colpa della durata di ogni episodio, che costringe a riassumere in poco più di mezz’ora sentimenti ingombranti e complicati, liquidati così in un valzer frenetico.
Protagonista indiscussa è Frances, una donna desiderosa di un nuovo inizio, divisa tra un marito che ormai non sopporta più, due figli che a fatica la sopportano e un amante che difficilmente è sopportabile. Le sue insoddisfazioni, gli sbalzi d’umore e le nevrosi fanno il paio con quelle dell’amica Diane, fresca cinquantenne che naviga in acque matrimoniali del tutto simili a quelle in cui galleggia, stanca, la protagonista.
Senso di colpa, apatia, desiderio di trasgressione, fastidio: i sentimenti sono ben visibili in tutto l’episodio, risultando a tratti irritanti o noiosi, anche se a tratti fanno capolino quelle caratteristiche che potrebbero rendere la serie divertente, o quanto meno nuova. L’amore non è più quello tormentato e romantico di Carrie – che pure si intravede, qua e là, nei gesti di Frances, nelle sue espressioni – ma un compromesso quotidiano, portato avanti a fatica e spesso esasperato fino alle conseguenze più estreme. Il rapporto della protagonista con i figli adolescenti, il modo in cui la donna cambia quando si trova con Julian, l’amante, lo spietato rancore che la lega al marito, sono elementi che possono fornire spazio a riflessioni più profonde, più dissacranti o più connotate da una risata amara e disfattista. Insomma: non c’è spazio per le favole, nella trama di Divorce. Quelle di un tempo si rivelano false, quelle attuali effimere. Un’occhiata dissacrante e spietata, quasi quanto Frances che, ad un tratto, si chiede “come si fa a passare da otto anni di un matrimonio felice di voler far saltare la testa a qualcuno?”.
Divorce: recensione del pilot della nuova serie con Sarah Jessica Parker
La nuova serie HBO con la star di Sex & The City non convince.