Mike e Dave (Adam DeVine e Zac Efron) sono fratelli. Giovani sì, ma non abbastanza da poter ancora divertirsi a rovinare le feste di famiglia con scherzi pesanti e sopra le righe, tanto da essere accusati dalla famiglia di aver causato anche la morte del nonno, sebbene sia avvenuta cinque anni dopo il loro scherzo. Ma ora la sorella minore si deve sposare e i genitori non vogliono assolutamente che il giorno più importante della piccola di casa sia messo a repentaglio dai due. Così mettono Mike e Dave davanti a un bivio: “O venite al matrimonio accompagnati ognuno da una brava ragazza che freni il vostro impeto e sappia controllare la vostra esuberanza, oppure non venite alla Hawaii per la cerimonia”. I fratelli mettono un annuncio che riceverà oltre 6mila risposte, iniziano una lunga selezione e la scelta ricade su Alice (Anna Kendrick) e Tatiana (Aubrey Plaza), due tipine reduci dalla vittoria del concorso di “miss maglietta bagnata” perché si erano messe dei palloncini pieni d’acqua sopra le tette. Ovviamente a creare il caos durante il matrimonio celebrato alle Hawaii non saranno più in due ma in quattro.
Pif, che ha intervistato Ettore Scola in Ridendo e Scherzando, interessante documentario del 2015 diretto da Paola e Silvia Scola, presentando il suo secondo film In guerra per amore (qui la nostra recensione) ha ricordato come il maestro parlando della commedia gli disse che la prima regola del genere è che debba far ridere. Di conseguenza noi non sappiamo se Mike & Dave : Un matrimonio da sballo faccia ridere. Sappiamo però che è una commedia e che per far ridere ce la mette tutta, sfornando battute a raffica, esilaranti e grottesche, abbracciando (certo a modo suo) gag e situazioni che spaziano su poli opposti (potremmo tranquillamente dire di palo in frasca) rimandando ora al machismo, ora al femminismo, o magari all’omosessualità o al lieto fine della maturità che si raggiunge attraversando prove impreviste, equivoci e trappoloni.
Il problema è che nessuno di questi aspetti, e dei personaggi che li rappresentano ed esplicitano, viene definito in maniera sensata e minimamente organica. Lo spettatore non sa mai quale filone narrativo inseguire, realizzando in poco tempo che in realtà un filone narrativo non c’è e che tutto è affidato al presunto potere dello sketch in sé e per sé, con l’unico risultato di depotenziare anche l’aspetto umoristico inflazionato dalla quantità e dalla qualità.
Il regista Jake Szymanski è alla sua opera prima e solo per questo gli si concedono le attenuanti generiche per aver perso completamente il controllo della sua pellicola. Né vale la pena soffermarsi sulla sceneggiatura dal momento che la buona idea di partenza (anche perché si rifaceva ad un annuncio simile a quello del film veramente accaduto) è stata lavorata con la bussola rotta e perciò con approdi approssimativi, opachi, confusi e soprattutto mancati. Ma siccome è bene guardare anche il bicchiere mezzo pieno si segnalano delle belle inquadrature delle Hawaii tra mare, spiagge e vallate selvagge e un massaggio hawaiiano fatto all’ingenua sposina da parte di un massaggiatore locale che aprirà alla ragazza un mondo fino ad allora sconosciuto e sublime. La sequenza è visivamente castissima ma assai audace nell’immaginario e la raccomandazione finale del massaggiatore effettivamente un sorriso lo strappa: “La avverto che per alcuni giorni avrà degli orgasmi di assestamento. Non si preoccupi, è normale, cerchi di evitare grossi calibri: trattori, gru, barche”. Che il matrimonio abbia inizio; in quanto allo sballo (cinematografico) sarà per un’altra volta.
Mike & Dave, un matrimonio da sballo: la recensione
Zac Efron e Adam DeVine sono i protagonisti di una nuova commedia demenziale per la regia di Jake Szymanski.