Festa del Cinema di Roma, 17 Ottobre: Viggo Mortsen raggiunge il red carpet illuminato dall’aura della sua incredibile carriera.
Non ha certo bisogno di presentazioni Viggo, che è stato Aragorn de Il Signore degli anelli ma anche premio Oscar per A dangerous method di David Cronenberg (2011). Per Cronenberg è stato protagonista di altri capolavori, come La promessa dell’assassino (2007) e A history of violence (2005). Guardando indietro alla sua filmografia, quasi sempre il suo volto, il suo sguardo, raccontano una volontà incrollabile, forse soprannaturale, immune alla sofferenza e al turbamento.
Almeno, fino a Captain Fantastic. Insieme al regista e sceneggiatore Matt Ross, questa volta Mortensen ha scelto di rischiare, lasciando seriamente il segno.
Nel suo passato di attore, Matt Ross può vantare svariati successi, dal film American Psycho (2000) alle serie American Horror Story e Six Feet Under; CSI: Miami e Bones. Facile notare che la sua costante, in una carriera da non-protagonista, è interpretare assassini, serial killer e psicopatici in genere. La prima sorpresa è riconoscere in quel volto sinistro l’autore di Captain Fantastic.
Matt Ross e Viggo Mortensen, infatti, hanno realizzato un film diverso, capace di raccontare la società contemporanea, ma al tempo stesso riprendere il filo di domande tanto antiche, da perdersi nella notte dei tempi.
Gli interrogativi posti da Captain Fantastic esistono in ogni cultura, oltre lo spazio e il tempo. Serve un coraggio sfrenato, per addentrarsi in questo territorio. Cercare la verità sulla morte e l’amore. Ma questa è la missione del film, del protagonista Ben Cash, che ha costruito ‘un mondo a parte’ per sé e la sua famiglia.
Ben Cash e sua moglie Leslie hanno rifiutato la società dei consumi, la sua falsa idea di benessere, scegliendo di vivere in una foresta a Nord-Ovest del Pacifico. Captain Fantastic si apre con un rito di iniziazione: il primogenito, Bodovan, entra nell’età adulta. è un lungo giorno di festa, ma purtroppo manca qualcuno. Un pezzo essenziale della famiglia formata da Ben e i suoi 6 figli. Di lì a breve, arriverà la notizia che cambia per sempre la loro vita.
Nella vita di Ben con i ragazzi, non sono ammesse le lusinghe del capitalismo, né le menzogne del sistema. Non c’è verità che Ben voglia nascondere ai bambini, anche fosse la più insopportabile.
Bisogna specificare che per Captain Fantastic abbandonare la “normalità” e i suoi comfort, non può certo scadere nei cliché sugli hippie, sull’allegra tribù del bosco. Non sarà mica così facile. Lo splendido personaggio di Viggo Mortensen ha pianificato una vita rivoluzionaria, ma anche rigida, senza margine d’errore. Ogni giorno c’è un programma da seguire: prevede esercizio fisico, tecniche di combattimento, caccia, musica; infine le materie essenziali, dalla fisica alla storia, la letteratura e la filosofia.
In Captain Fantastic la libertà è estrema, ma costa fatica. Nel fragile equilibrio di questo microcosmo, c’è spazio anche per improvvise esplosioni di gioia. Finché il mondo esterno non torna nel cerchio magico. Entra senza bussare, scuote tutto dalle fondamenta.
Ben, il padre, non è pronto a considerare i suoi sbagli. Captain Fantastic non parla solo della società, ma anche dei recessi più bui dell’esistenza. Quella di Ben è una lotta impari, non solo contro il sistema, ma contro il fatto stesso che l’amore non è tutto. Esistono cose che vanno accettate, anche se sembra impossibile. Amore, verità e giustizia, a volte non possono che cedere il passo. Proprio lei, la realtà brutale, sa come prendere il sopravvento.
Il film di Matt Ross è film corale, dove ogni singolo personaggio ha il suo spessore. Ed è un film dalla carica ipnotica, tanto forte da trasportarci in tutte le fasi di un sogno stranissimo: costruire un mondo perfetto, vederlo cadere in pezzi, difenderlo con ogni mezzo. Poi trovarsi sconfitti. Chiedersi se non era tutto sbagliato. Infine, ritrovare il dialogo, l’amore, la strada verso casa.
Per qualcuno, tutto il cinema non parla d’altro, solo di morte e d’amore. Spesso il cinema contemporaneo cerca anche di raccontare la famiglia.
Ma sono in pochi a tentare un punto di vista nuovo, ottenendo una storia di questa bellezza.
Captain Fantastic, presentato in anteprima per L’Italia nella sezione Alice nella città, uscirà nei nostri cinema il 15 Dicembre. A Cannes ha già vinto il Premio alla Regia nella sezione Un certain regard.
Dopo la prima romana, alla presenza di Matt Ross e Viggo Mortensen, possiamo dire che l’emozione riempiva la sala. Insieme all’entusiasmo per un film impeccabile, intenso, credibile, anche se tutto è fuori dall’ordinario.