Nella cornice mozzafiato della Sala Pietro da Cortona di Palazzo Barberini a Roma, si è tenuta ieri la cerimonia di premiazione della 41° edizione dei Premi Vittorio De Sica, istituiti nel lontano 1975 dal compianto Gian Luigi Rondi per commemorare il grandissimo regista padre del neorealismo e della commedia all’italiana e al contempo per celebrare personalità del mondo del cinema, dell’arte, della scienza e della cultura che si siano distinte per particolari meriti.
Nonostante questa fosse la prima edizione dopo la scomparsa del fondatore, la presenza di Rondi è stata comunque tangibile, considerato che è stato proprio il critico recentemente scomparso a svolgere un ruolo importante nella selezione delle personalità cui assegnare i premi del 2016.
A introdurre la manifestazione il regista, attore e sceneggiatore Giuliano Montaldo, recentemente succeduto a Rondi nella presidenza dell’ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano, mentre a portare il saluto delle istituzioni il sottosegretario Antimo Cesaro, che ha colto l’occasione per presentare i dettagli della neo-approvata legge sul cinema, che – pur perfettibile – spiega garantirà stabilmente all’industria cinematografica 400 milioni di Euro di contributi stabili (raddoppiati rispetto al passato anche grazie al prelievo dell’11% sull’indotto dell’audiovisivo), l’introduzione di criteri oggettivi di assegnazione, la valorizzazione di realtà emergenti e l’avviamento di progetti legati all’istruzione, alla legalità e all’integrazione dei diversamente abili. Presente in sala anche il neoeletto presidente dell’Anica Francesco Rutelli.
Prima della consegna delle ambite medaglie, Eleonora Baldwin, nipote di De Sica, ha condiviso emozionanti ricordi privati del nonno – cosa che, in un modo o nell’altro, hanno fatto molti dei premiati –, mentre era evidente una certa commozione sul volto di Christian De Sica, ovviamente in prima fila a ricordare il padre regista.
Tra i premiati per il cinema, due nomi molto amati anche dal grande pubblico: Pierfrancesco Favino e Anna Foglietta, accolti dall’applauso particolarmente caloroso di un uditorio pur abituato alle celebrità, mentre l’apprezzatissimo Luca Marinelli non può esser presente per ritirare il riconoscimento. Per la decima arte consegnati i premi anche alla giornalista e presidentessa della Fondazione Cinema per Roma Piera Dettassis, al regista Roberto Andò, all’agente cinematografica Luciana Soli, al giovane talento Moisé Curia, e a prestigiosi rappresentanti della letteratura cinematografica: Silvia D’Amico Bendicò, Masolino D’Amico, Caterina D’Amico e Natalia Aspesi.
Il Premio De Sica però non guarda solo al cinema, e infatti tra i vincitori di questa edizione vi sono molti altri talenti, noti e meno noti: dal fumettista e autore satirico Francesco Tullio Altan allo scrittore Gianrico Carofiglio, dal direttore d’orchestra Daniel Oren al jazzista Danilo Rea, passando poi per l’editoria con Giulio Aragno e Beniamino de’ Liguori Carino, per l’arte figurativa con Giosetta Fioroni e Nunzio e arrivando anche al teatro (Massimo Popolizio), alla filosofia (Tullio Gregory), all’astrofisica (Sandra Savaglio) e all’archeologia (Licia Borrelli Vlad).
In conclusione, un’edizione di transizione e per questo particolarmente importante, che testimonia l’alta reputazione di cui gode questo longevo e prestigioso premio che gode dell’alto patronato del Presidente della Repubblica, del contributo del MiBACT e del patrocinio di Roma Capitale.