New Mexico, due poliziotti corrotti e un super criminale. War on everyone, presentato al Torino Film Festival 34 nella sezione Festa Mobile, è semplicemente un capolavoro di buddy-cop movie, in cui il regista John Michael McDonagh, nonostante lo scenario ‘già visto’, riesce a trovare una propria originalità. Terry (Alexander Skarsgard) e Bob (Michael Pena) sono due poliziotti sui generis di Albuquerque: alcool, droga e mazzette sono all’ordine del giorno, fino a quando un crudele boss della mala non gli mette i bastoni tra le ruote e rischia di farli sprofondare nell’abisso.
Satira poliziesca e black humor uniti anche a temi di una certa profondità, come la pedofilia, formano un mix eccellente nell’opera di McDonagh, che con War on everyone prosegue sulla scia dei due lavori precedenti, Un poliziotto da Happy Hour e Calvario. La comicità è certamente al centro della pellicola, con battute nonsense sia del duo di poliziotti che dei ‘cattivi’: ciò che sorprende è la capacità di coniugare i due aspetti, passando con espedienti assurdi dalla serietà al divertimento puro o viceversa.
Non è un film di denuncia e i precetti etico-morali non esistono: messicani, irlandesi e afroamericani vengono scherniti ma con simpatia, senza essere offensivi. L’operato dei due poliziotti va contro ogni dovere positivo, ricordando molto la Squadra d’assalto guidata da Vic Mackie in The Shield: è il trionfo del politically uncorrect e ciò che desta qualche dubbio, se si vuol prendere con una certa serietà il film, è la libertà che hanno i due protagonisti nel compiere le proprie azioni, senza freno alcuno. Anche la vita e la morte vengono viste in modo totalmente differente dal pensiero comune, con quest’ultima che viene trattata quasi come uno scherzo. Le scene più violente ricordano Quentin Tarantino, sia dal punto di vista dell’ambientazione che dalla visione splatter.
Grande merito va ai due protagonisti,i due antieroi Skarsgard e Pena: l’intesa è perfetta, due grandi interpretazioni. Se Pena aveva già dato ampie garanzie in End of Watch e in The Shield, sorprendente la performance di Skarsgard: credibilissimo e divertente (epica la risposta “Perché posso sparare senza motivo” a chi gli chiede perché sia diventato poliziotto). Da segnalare anche Caleb Landry Jones nel ruolo di Birdwell, psicopatico criminale al fianco di Lord James Mangan.
Sorprendente la fotografia di Bobby Bukowski, mentre meritano una menzione particolare le musiche: Glen Campbell è sicuramente al centro del film, con Terry fissato per le sue canzoni, ma non si possono dimenticare i Clash: una scena perfetta. In chiusura, War on everyone si candida senza dubbio come una delle migliori commedie dell’anno, incredibilmente divertente.
TFF34 – War On Everyone: la recensione in anteprima (no spoiler)
Alla Festa Mobile di Torino la divertentissima commedia poliziesca di McDonagh.