A volte, per fare un bel film, basta davvero poco: se si ha una buona sceneggiatura in mano, due bravi attori come protagonisti e un regista che sa dirigere il tutto con mano sicura ed affidabile, non servono effetti speciali, budget mostruosi o scenografie spaziali per dare vita ad una storia molto interessante come quella de La última tarde, secondo lungometraggio del regista peruviano Joel Calero.
Il film parla dell’incontro di una coppia di ex militanti radicali di sinistra.
Ramon (Lucho Cáceres) e Laura (Katerina D’Onofrio), dopo diciannove anni passati senza vedersi, si ritrovano per ultimare le procedure per il divorzio e colgono questa occasione per fare il punto della situazione sulle loro vite; tra i ricordi ed i rimpianti del passato, i due si confessano i loro segreti e si rendono conto che le idee e le convinzioni che gli avevano spinti ad incontrarsi ed a mettersi insieme hanno ancora un peso nelle loro esistenze.
La última tarde fa della caratterizzazione psicologica dei protagonisti il suo punto di forza.
La pellicola, una coproduzione Perù/Colombia, mette in scena il rapporto tra due personaggi molto diversi tra loro (Laura è nata in una famiglia colta e borghese diventata militante per amore mentre Ramon è espressione delle classi popolari) ma che in realtà sono più legati di quanto non si creda; Calero, durante tutta la durata del film, ci porta all’interno di questo “confessionale” immaginario fatto di dolorose rivelazioni, gestite ottimamente dal regista (con un continuo crescendo che contribuisce ad innalzare il livello del dramma), che toccano temi molto importanti (legati anche a temi politici ed etici) e che non possono fare a meno di coinvolgere emotivamente lo spettatore in questo incontro/scontro dall’esito non così scontato.
Sembra quasi di assistere ad una pièce teatrale.
L’uso di molti piani-sequenza accompagnati da una fotografia chiusa ed asciutta catalizzano immediatamente la nostra attenzione verso gli interpreti di questo film, che offrono performance di grande talento: Lucho Cáceres e Katerina D’Onofrio sono il cuore e l’anima della pellicola, gestiscono benissimo i tempi e grazie alla loro fisicità riescono a raccontare anche con il non detto il background e lo stato d’animo dei loro characters, regalando due interpretazioni decisamente intense e convincenti.
Se proprio vogliamo guardare il capello, il finale è un pò troppo frettoloso e forzato ma questo, alla fine, non intacca la qualità de La última tarde, un’opera che scava nel profondo dell’animo umano e che rappresenta una delle sorprese più piacevoli del cinema sudamericano contemporaneo.