Il 19 Gennaio nelle nostre sale arriva anche Qua la zampa!, l’adattamento cinematografico di un bestseller su scala mondiale: Dalla parte di Bailey di W. Bruce Cameron. Nel 2010 il romanzo è diventato un autentico caso letterario, imponendosi subito come nuovo punto di riferimento per la cosiddetta “letteratura canina”: il suo segreto è proprio la voce di Bailey, il suo punto di vista sul mondo, che Cameron ha saputo interpretare e restituire in modo incredibilmente efficace. Dalla parte di Bailey ha conquistato prima i lettori americani (e parliamo di cifre da record, con 49 settimane di permanenza tra i bestseller del New York Times) per essere poi tradotto in 20 lingue e pubblicato in 29 diversi paesi. In Italia il romanzo di W. Bruce Cameron è edito da Giunti: dal 19 Gennaio, in concomitanza con l’uscita del film, troverete in libreria anche una nuova edizione rilegata.
Esiste una ragione precisa che ha spinto Cameron a scrivere questa storia, e questa ragione ha qualcosa a che vedere con l’amore. Lo scrittore, infatti, era innamorato di una donna che aveva appena perso il suo cane: “Stavamo guidando lungo la costa della California sulla superstrada 101, e stavo male per lei. Dal nulla, come se l’avessi scaricata, è entrata nella mia testa questa storia di un cane che in realtà non muore, ma rinasce ancora e ancora e ancora, e sviluppo il senso che potrebbe esserci qualche scopo per cui questo stia accadendo.” Forse è proprio questa la chiave che ha permesso a Dalla parte di Bailey di entrare nel cuore di milioni di lettori: l’autenticità dei sentimenti che si percepiscono tra le righe di W. Bruce Cameron. Oggi Cathryn Michon, la donna che voleva consolare, non solo è sua moglie, ma anche sua co-sceneggiatrice per Qua la zampa!. Per portare Bailey sul grande schermo, mancava solo il cineasta perfetto: e chi meglio di Lasse Hallström, regista svedese candidato all’oscar nel 1985 per La mia vita a quattro zampe, tornato poi felicemente a dirigere un protagonista canino con Hachiko (2008). Wallström è un autore con una eccezionale sensibilità per la commedia, basti pensare a Buon compleanno Mr Grape (1993), Le regole della casa del sidro (1999) e soprattutto Chocolat (2000).
Il talento di Lasse Hallström per la commedia fa di Qua la zampa! un film in perfetto equilibrio tra dolce e amaro, dove anche i momenti più tristi sono attraversati dalla dolcezza, e illuminati da un tocco leggero, pieno di ironia e di speranza.
Per la versione italiana, Bailey ha una voce familiare, particolarmente cara al grande pubblico: quella dello showman Gerry Scotti, il cui nome attirerà un pubblico di famiglie ma che di certo non brilla per talento. Attraverso gli occhi di Bailey vedremo così 5 decenni e 4 diverse vite: anche se il nostro amico non capirà mai perché la sua anima continui a reincarnarsi in corpi e luoghi differenti, sarà sempre felice di sperimentare nuove avventure.
Tutto comincia nel 1962, quando un piccolo cucciolo di Golden Retriever, ferito e abbandonato, viene rapito da due loschi figuri. Un bambino di 8 anni, Ethan Montgomery (Bryce Gheisar) e sua madre (Juliet Rylance) vedono il cucciolo, chiuso in un pick-up, praticamente morto di sete. Decidono di liberarlo, e da quel giorno per Ethan e il suo cane, cui darà il nome di Bailey, inizia un’amicizia destinata a durare una vita, e anche oltre. Gli irresistibili protagonisti di Qua la zampa! saranno 4 diversi cani, per le 4 diverse vite che Bailey dovrà conoscere prima di ritrovare il suo primo e più grande amico.
Lasse Hallström e Maya Forbes hanno girato l’America in lungo e in largo prima di trovare i quadrupedi perfetti per interpretare queste 4 variazioni: prima di tutto Trip, il Golden Retriever che incarna il primo Bailey, e che ha stupito autori e produzione con un innato istinto per la recitazione; quindi Ellie, una femmina di Pastore Tedesco, attraverso la quale Bailey sperimenta una vita da cane poliziotto a New York. Protagonista della terza vita invece è Tino, un Corgi che vi farà letteralmente perdere la testa. Impossibile non amare questa palla di pelo dalle zampotte corte, che adora la pizza, le patatine e la sua famiglia, umana e canina. Infine, l’ultima reincarnazione di Bailey è Buddy, che nella vita reale è Bolt: un incrocio tra un San Bernardo e un Pastore Australiano rifiutato dallo zoo giapponese dov’era nato, adottato dalla produzione di Qua la zampa! insieme ai suoi fratelli. Dopo molti decenni, Bailey/Buddy ritroverà Ethan (che in versione adulta ha il volto di Dennis Quaid), riportando la gioia dell’amicizia nella sua vita.
Qua la zampa! conquista con la sua gamma di storie ed emozioni eterogenee, e il suo messaggio semplice ma fondamentale: leccate sempre chi amate.
Ci sono state polemiche legate alla realizzazione del film, dopo che TMZ ha pubblicato un video dal set in cui si vede un pastore tedesco sotto stress costretto con particolare insistenza a buttarsi in acqua. Se l’episodio è tanto spiacevole da aver portato la produzione ad annullare la première newyorkese e avviare un’indagine interna, c’è da dire che in Italia, ancor prima dello scoop del sito statunitense, Leone Film Group e Eagle Pictures si erano distinti per un gesto nobile e avevano deciso di sostenere con parte degli incassi del film OIPA Italia – l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali nella lotta al randagismo. Per aiutare tutti quei cani che purtroppo non hanno trovato il loro Ethan, visitate il sito: www.oipa.org/italia.