Era il 25 agosto 2014 quando Bryan Cranston ricevette per la quarta volta il premio Emmy, grazie alla sua straordinaria interpretazione del professore di chimica Walter White in Breaking Bad. Durante il discorso di ringraziamento l’attore confidò al pubblico una piccola curiosità sulla sua infanzia, svelando che i genitori lo soprannominarono Sneaky Pete. Tutti in quel momento sapevano che sarebbe stato l’ultimo riconoscimento per il ruolo che l’ha reso celebre in tutto il mondo – lo show di Vince Gilligan era arrivato ormai alla conclusione – ma nessuno poteva immaginare che proprio quel nomignolo, confessato con ironia ma anche un certo imbarazzo, sarebbe diventato il titolo di una nuova serie televisiva, ideata proprio dallo stesso Cranston.
Nonostante il coinvolgimento di uno degli interpreti più talentuosi e amati della tv, la serie ha incontrato diversi ostacoli sul suo cammino. La produzione era inizialmente affidata alla CBS, ma il network ne ha ceduto i diritti dopo la visione del pilot. È entrata così in scena Amazon trasmettendo il primo episodio sulla sua piattaforma streaming, con la promessa di ordinare le restanti puntate entro il mese successivo. Per motivi ai più sconosciuti, quei 30 giorni si sono trasformati in sedici lunghi mesi di attesa e l’intera prima stagione è disponibile solo da pochi giorni. Ma al di là di tutti questi inconvenienti, il pilot com’è?
Protagonista delle vicende è Marius, un truffatore appena uscito di prigione non troppo felice di ritornare nel mondo libero a causa di un debito di 100.000 dollari che pende sulla sua testa. I tirapiedi del boss creditore sono pronti ad attenderlo fuori dal carcere e Marius è così costretto a prendere la decisione per lui più ovvia e conforme alle abitudini che anni prima lo avevano condotto dietro le sbarre: fingersi il suo compagno di cella – il Pete del titolo – e presentarsi a casa dei suoi amorevoli e benestanti nonni che non lo vedono da vent’anni, sperando di ricevere un aiuto economico o, in base alle circostanze, derubarli.
Tra parenti che non riconosce e giochi d’infanzia che non può ricordare, Marius si destreggia grazie all’astuzia e all’abilità di cogliere i particolari all’apparenza inutili piegandoli a favore dell’inganno da lui inscenato. Quando la famiglia ha bisogno però, non si può dire di no, e così il ragazzo si ritrova a lavorare al fianco della finta cugina per evitare il fallimento dell’attività di prestito dei suoi finti nonni.
Il tragico susseguirsi degli eventi è arricchito da tratti umoristici della sceneggiatura, rendendo piacevole e scorrevole la visione, e la bravura ed empatia del protagonista Giovanni Ribisi (Salvate il soldato Ryan, Avatar, My name is Earl) è un valore aggiunto non di poco conto.
Il grande problema di Sneaky Pete risiede nella scarsa originalità dell’idea di partenza. Il pubblico negli ultimi anni si è abituato a vicende sempre più intricate, ad ambientazioni spettacolari ed estranianti – vedi Mr. Robot o Stranger Things – mentre in questo caso alla narrazione orizzontale del furto d’identità è collegata una narrazione verticale relativa alle diverse difficoltà che l’attività di famiglia deve affrontare per rimanere in piedi. La scelta di affiancare la trama generale al “caso della settimana” è ormai stata utilizzata in ogni genere della serialità, e spesso ha portato alla perdita di qualità del prodotto e dell’interesse degli spettatori (Lie to me con Tim Roth vi ricorda niente?).
Per di più sono tanti i dettagli che vengono svelati in partenza, dalla non troppo nascosta attrazione che Marius prova verso la cugina fittizia, alla titubanza della nonna di fronte al ritrovato nipote, fino alla comparsa di Bryan Cranston negli ultimi minuti dell’episodio. La presenza dell’attore è probabilmente uno dei motivi per cui gli spettatori si sono avvicinati a questa serie, e forse la sua apparizione doveva essere rimandata, se non altro per aumentare l’attesa e la curiosità.
In linea generale Sneaky Pete non è di certo un prodotto innovativo, ma ha comunque un valido potenziale e potrebbe nascondere dei colpi di scena. Si merita quindi la fiducia del pubblico e il rinvio al giudizio alla fine della prima stagione.
La serie sarà disponibile dal 27 gennaio su Amazon Prime Video.
Sneaky Pete: la recensione della nuova serie di Bryan Cranston (pilot)
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