Nel 2005 il documentario premio Oscar La marcia dei pinguini ha fatto innamorare 25 milioni di spettatori, mostrando per la prima volta la vera vita dei pinguini imperatore in Antartide. 12 anni dopo, Luc Jaquet e la sua ONG Wild Touch hanno deciso di partire per una nuova spedizione. Gli ultimi 12 anni, in termini di evoluzione delle tecnologie audiovisive, sono un’autentica era geologica: basti pensare che il primo documentario, iniziato nel 2002 e presentato al pubblico solo nel 2005, era girato su pellicola 16mm, l’unica che all’epoca potesse resistere al gelo dell’Antartide e che si prestasse alle difficili condizioni di luce determinate dal ghiaccio. Per la sua nuova spedizione, invece, Luc Jaquet ha potuto sperimentare le possibilità offerte dall’Ultra HD e il 4k, ma soprattutto dai droni e dalle tecnologie subacquee, che gli hanno permesso di mostrare finalmente il pinguino imperatore nell’ambiente che è davvero il suo regno: le acque profonde dell’oceano. Scopo di Jaquet, questa volta, era arrivare a mostrare non solo l’eccezionale capacità dei pinguini imperatore di sopravvivere dove nessun altro essere vivente è mai stato in grado. Più oltre, voleva arrivare a restituire il ciclo della vita, dall’accoppiamento alla nascita, con tutte le difficoltà e i pericoli che accompagneranno i pulcini alla scoperta del mondo.
“Il pinguino imperatore è una specie funambola sul filo della vita” ha dichiarato Jaquet, che con La marcia dei pinguini – Il richiamo ha scelto di raccontare il miracolo della nascita in pieno inverno australe. Seguiremo così i pulcini fino alla scoperta dell’oceano, accompagnati dalla voce narrante di Pierfrancesco Diliberto, meglio noto come PIF.
Con La marcia dei pinguini – il richiamo proveremo ancora il brivido di conoscere da vicino l’Antartide, spingendoci fino ai confini del mondo, in condizioni incredibilmente avverse e in ambienti altrimenti inaccessibili all’uomo. Il nuovo film di Jaques, infatti, ha battuto ogni record in termini di riprese subacquee nell’Oceano polare australe. La squadra guidata da Laurent Ballesta è riuscita a raggiungere i 70 metri di profondità, esplorando 20 differenti siti. Lo spettacolo che si rivela ai nostri occhi è un’autentica scoperta: quell’animale irresistibile ma anche molto buffo, che è il pinguino imperatore, sotto la superficie dell’acqua si trasforma in un nuotatore aggraziato, leggero, abile e veloce.
Ammirare i pinguini solcare rapidamente le profondità dell’oceano non è la sola emozione garantita dal nuovo documentario di Jaquet. Al centro del film c’è infatti quel passaggio che si ripete da milioni di anni: una nuova vita che si rimette in marcia.
La voce di PIF è una scelta quantomai azzeccata: con il suo tocco sempre ironico e leggero, l’attore e regista siciliano è la guida ideale per conoscere questi animali unici al mondo.
Ogni anno, in Aprile, il pinguino imperatore riprende la marcia e torna sul Continente Bianco per proseguire il ciclo della vita. Nella pinguinaia, assisteremo al rituale dell’accoppiamento: un sorta di danza, attraverso la quale il pinguino scoprirà la compagna perfetta. Una volta deposto l’uovo, sarà proprio il padre a proteggerlo in una speciale tasca incubatrice, mentre la femmina si dirige verso l’oceano per fare scorte di cibo. In quei mesi il pinguino affronterà le peggiori tempeste dell’anno e un lungo digiuno, determinato a salvare la sua progenie. L’uovo si schiuderà in Luglio: la madre torna in genere solo dopo la nascita del pulcino, e i tre impareranno a riconoscersi con un verso che sembra quasi un canto. Da lì in poi, padre e madre si alternano dalla colonia all’oceano. Nel suo primo mese di vita, il pulcino non ha protezioni termiche: dovrà imparare a sopravvivere al gelo, ai venti e sfuggire ai predatori. Ma finalmente in Ottobre, lo vedremo liberarsi da quel fastidioso piumaggio: con la primavera, il pulcino è pronto a prendere autonomamente la sua strada. Ed ecco così che riprende la marcia e il ciclo della vita: una volta raggiunta la banchisa, passerà svariati giorni prima di fare il grande salto. Ma una volta in acqua, in pochi minuti vedremo il giovane pinguino scoprire immediatamente la sua vera natura eccezionale nuotatore.
La marcia dei pinguini – Il richiamo conferma il talento di Luc Jaquet, un documentarista capace di affrontare sfide estenuati e sempre più ardite, trasformandole in un film che ha il fascino, la leggerezza e il linguaggio accessibile della favola.
La marcia dei pinguini – Il richiamo uscirà nelle nostre sale giovedì 23 Febbraio, distribuito da Notorious Pictures. Scopo di Luc Jaquet e del suo film è anche ricordarci le minacce che incombono sul continente antartico e l’intera specie dei pinguini. Per questo, in occasione dell’uscita del film, Notorious Pictures ha adottato 100 pinguini e si impegna a sostenere la campagna del WWF “Adotta un cucciolo”. Per sostenere il progetto, vi invitiamo a visitare il link: http://sostieni.wwf.it/adotta-un-pinguino.html