Dritti al punto: l’Oscar per il miglior outfit va a Emma Stone in Givenchy Haute Couture. No, nessun errore. Nessuna doppia busta stavolta. Non c’è storia, almeno per chi scrive, è chiaro. E non solo perché l’abito, in oro lavorato e frange, è di una bellezza unica, ma perché la rappresenta come forse nessun altro vestito avrebbe potuto fare. In fondo sapeva che sarebbe stata la sua serata.
Non come Jessica Biel in Kaufmanfranco, che punta tutto sull’oro ma abbaglia. Collier by Tiffany & Co. incluso.
Come una sposina ma da dimenticare Dakota Johnson in Gucci. Con quel drappeggio e quel fiocco sproporzionato sul davanti non convince.
Stesso discorso per Scarlett Johansson, che azzarda (e sbaglia) una cintura di pelle sull’abito leggero e romantico Azzedine Alaia che, oltretutto, non le rende nemmeno giustizia.
Tanto bianco, poco nero quest’anno. Ma quanto basta per premiare Kirsten Dunst, impeccabile in Christian Dior. Uno schianto.
Total black ma in versione decisamente più sexy Taraji P. Henson, “strizzata” in un Alberta Ferretti da urlo. Due in uno: bianco e nero.
Come una vera diva Michelle Williams in Louis Vuitton. Forse non ha mai brillato come l’altra notte.
Armani Privé per Nicole Kidman, osannata dai più ma francamente così perfetta da risultare noiosa.
Tornando al bianco, meglio la scelta di Isabelle Huppert, tutta lustrini e paillettes sempre in Armani Privé.
Incomprensibile, invece, la creazione di Calvin Klein per Naomie Harris.
Ora, via all’esagerazione. Che la notte degli Oscar ci sta, perché stupire fa parte del gioco, ma lo scivolone è sempre dietro l’angolo. E Halle Berry ne sa qualcosa: massacrata in rete. Non per l’abito, comunque molto particolare firmato Versace, ma per il vistosissimo hairstyle. Domanda: perché? Troppo voluminosa la chioma, tra l’altro asimmetrica. Ricci ribelli, ricci ribelli ovunque. Come Telespalla Bob dei Simpson, azzarda qualcuno.
L’eccesso fa subito cartoon con il giallo senape di Zac Posen per Leslie Mann, subito accostato al vestito di La Bella e la Bestia.
Scelta deleteria anche quella di Janelle Monae in Elie Saab Couture. Trasparenze, fiori e uccelli ricamati, cintura, trionfo di gioielli e maxi gonna stile ‘800. Giusto per non passare inosservata, insomma.
Sempre meglio, però, del completo pantalone maschile degli scarponi da trekking della cantante Mica Levi. Disastro. Ovviamente non classificata.