Se cercate una riproposizione del già visto, allora sappiate subito che Demolition – Amare e Vivere non ha nulla a che vedere con Dallas Buyers Club. O meglio, i due film hanno molti punti in comune, soprattutto la ricerca di nuovi equilibri e di nuove modalità comunicative, prima di tutto con se stessi, ma mentre il lavoro con Matthew McConaughey è completamente incentrato su un focus principale, l’ultimo di Jean-Marc Vallée esplora una moltitudine di spunti narrativi. Un film ambizioso che purtroppo non ha consentito allo script di Bryan Sipe di chiudere il cerchio su alcuni personaggi e di poter fare a meno dell’ausilio della voce narrante ad un plot che si prestava ad essere commentato e descritto solo per immagini e dialoghi. Nonostante ciò il film, che ora arriva in un’ottima edizione blu-ray grazie a CG Entertainment, è più che apprezzabile e tutt’altro che impermeabile a chi nel cinema cerca emozioni, buone scelte registiche e grandi interpretazioni. Prima fra tutte quella di Jake Gyllenhaal che si cuce addosso un personaggio (Davis Mitchell) che nel corso della pellicola ce lo fa amare, odiare, detestare o commiserare, che lo impegna molto anche sul piano fisico ma da cui ne esce assoluto vincitore. Immediatamente dopo Naomi Watts . È lei che potrebbe risentire più di altri di qualche debolezza in fase di scrittura, ma il suo talento è così limpido da essere credibile in qualsiasi ruolo e anche con personaggi, come in questo caso (Karen Moreno), che riescono a emergere e a connotarsi più per l’interpretazione che non per la sceneggiatura. Detto solo per inciso, la sua “ruota” sulla spiaggia è da non perdere per i sognatori-esteti. Una citazione la merita anche il piccolo Judha Lewis, il suo Chris Moreno, seppur provenendo da un contesto sociale più emarginato, ricorda per buona parte della pellicola i bambini di Maps to the Stars di David Cronenberg; bambini come carte assorbenti, trasfigurati dalle parti peggiori degli adulti e da questi desertificati.
Demolition-Amare e Vivere è la storia di un uomo di successo, Davis, che dopo la morte della giovane moglie a causa di un incidente stradale si trova a dover ripensare la propria vita e si perde nel male oscuro. Quando in ospedale gli viene comunicato il decesso della sua Julia (Heather Lind) cammina meccanicamente verso un distributore automatico, inserisce le monete ma la busta delle noccioline si blocca e non scende. Durante la notte scriverà una lettera alla ditta del distributore, a cui ne seguiranno altre, spiegando perché quella bustina di noccioline era così importante per lui. Qualche tempo dopo si materializza il “servizio clienti” della ditta; Karen Moreno, dicendo di essere commossa da quelle lettere. Seguirà un rapporto telefonico (in cui lo spettatore più attento può sbizzarrirsi a trovare analogie con Lei, il film di Spike Jonze, con Joaquin Phoenix) e poi la conoscenza e l’amicizia di due persone che per ritrovarsi dovranno perdersi e demolirsi. Due “vuoti” che per ricostruirsi dovranno intrecciarsi con scomode verità e con le vite delle loro famiglie e dei loro conoscenti.
Jean-Marc Vallée controlla sempre la sua regia, sa dove vuole portare il film e lo spettatore. Ma la carne al fuoco è tanta e gli input di vite borderline dove “la sincerità è un momento d’emergenza”, dove non capisci “se sei l’albero sradicato o la tempesta che ha sradicato l’albero”, o dove sono sempre gli altri a doverti dire chi sei, per quanto intriganti, sono necessariamente didascalici. Nel finale il regista canadese vira verso la speranza, con tanto di giostra che gira come metafora della vita ed è così che il destino dei suoi personaggi non hanno più nulla a che vedere con Theodore Twombly di Lei o con i bambini di Maps to the Stars. L’iniziale notturno op. 9 no. 2 di Chopin eseguito da Arthur Rubinstein e il finale con Warmest Regards della band canadese Half Moon Run sanciscono l’evoluzione della storia. E pensare che la pellicola partiva da un aforisma del poeta francese Paul Valéry: “Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta”. Da recuperare in edizione home video.
Demolition: in blu-ray il dramma con Gyllenhaal (recensione)
Jake Gyllenhaal e Naomi Watts sono i protagonisti di una storia di elaborazione del lutto firmata dal regista di Dallas Buyers Club.