Essere un’adolescente in una High School americana deve essere un discreto inferno. La storia del cinema statunitense offre svariati spunti di riflessione su questo complesso passaggio esistenziale, senza contare le serie tv. Ora, grandi eroine del passato come Andy Walsh (Molly Ringwald) di Bella in rosa (1986), l’indimenticabile Cher Horowitz interpretata nel 1995 da Alicia Silverstone in Clueless – Ragazze a Beverly Hills e le temibili Cady Heron (Lindsay Lohan) e Regina George (Rachel McAdams) di Mean Girls (2004) hanno trovato una nuova compagna: Nadine Franklin.
Nadine Franklin è una creatura interessante: troppo carina e superficiale per essere nerd, abbastanza sociopatica da non essere popolare, ma anche troppo cinica per essere carina. Un bel rompicapo, da cui lei stessa non sa come uscire.
Convincente protagonista di 17 anni e come uscirne vivi (titolo originale: The Edge of Seventeen) è Hailee Steinfeld, classe 1996, che nonostante la giovane età si conferma un’interprete molto promettente: nel 2010 ha recitato al fianco di Jeff Bridges nel remake de Il grinta firmato dai fratelli Coen, sfiorando perfino una candidatura all’Oscar come migliore attrice non protagonista, mentre per questo film è stata candidata ai Golden Globes nella categoria Migliore attrice in un un film commedia o musicale.
La sua Nadine è un coacervo di drammi esistenziali, difficoltà di relazione e sensi d’inadeguatezza vari: a 12 anni ha perso il papà, unico adulto che sembrasse comprenderla, ed ora intrattiene un rapporto conflittuale con l’ansiosissima madre Mona (Kyra Sedwig) e il fratello maggiore Darian (Blake Jenner) che a differenza di lei è popolare, bellissimo nonché un asso nello sport. Naturalmente, Nadine è follemente innamorata di un ragazzo con cui non ha neanche mai parlato, il bel tenebroso Nick Mossman (Alexander Calvert), mentre ignora le attenzioni del suo devoto spasimante Erwin (Hayden Szeto). In questa intricata tragedia esistenziale, Nadine ha sempre avuto una sola e unica amica, centro del suo mondo fin da quando è bambina: Krista (Haley Lu Richardson). Ma cosa succederebbe se da un giorno all’altro, proprio Krista si rendesse colpevole di alto tradimento? Se un mattino Nadine scoprisse con orrore che la sua migliore amica l’ha messa da parte, per innamorarsi proprio di suo fratello Darian?
17 anni e come uscirne vivi, opera prima della sceneggiatrice Kelly Fremon Craig, trova un buon equilibrio tra la freschezza della commedia e il realismo amaro dei personaggi, incapaci di districarsi nella loro vita, restituendo il senso di smarrimento dell’adolescenza (ma anche la vita adulta non è che scherza).
Tra i punti di forza del film, c’è sicuramente un cast quanto mai calibrato: in particolare, un buon motivo per vedere 17 anni e come uscirne vivi è scoprire Kyra Sedwig, star della serie televisiva The closer, in un ruolo totalmente inedito, dove all’impavida detective dall’intelligenza straordinaria si sostituisce una donna in crisi, incapace di accettare l’età che avanza e soprattutto gestire da sola quell’esplosiva figlia adolescente. Nel cast, ritroveremo anche Woody Harrelson (protagonista di Natural Born Killers di Oliver Stone e della prima stagione di True Detective, solo per citare 2 tra le sue incomparabili prove), che presta il suo migliore sguardo folle a Mr Bruner, professore di Storia di Nadine: il primo adulto che saprà dimostrarle come si possa vivere tutto sommato felicemente anche da strambi sociopatici.
17 anni e come uscirne vivi arriva nelle nostre sale Giovedì 30 Marzo. Per riassaporare il brivido dell’adolescenza (e ringraziare il cielo che sia finita) non ci resta che lasciarvi alla visione del film.