In sala da Giovedì 13 Aprile, dopo l’anteprima al Lucca Film Festival e Europa Cinema, anche Mal di pietre, adattamento cinematografico del libro omonimo di Milena Agus. Sono passati giusto 10 anni dalla pubblicazione di questo piccolo romanzo, stampato nel 2007 in una tiratura di appena 800 copie e diventato rapidamente un caso letterario in Francia. Solo in seguito al successo francese critica e pubblico italiani hanno scoperto questa scrittrice genovese, e l’intensa storia d’amore raccontata nella sua seconda opera. Candidato al premio Strega e tradotto oggi in 18 lingue, Mal di pietre di Milena Agus può dirsi a pieno titolo un best seller internazionale. Mentre le edizioni Nottetempo presentano in libreria la nuova edizione, l’attrice e regista Nicole Garcia ha presentato a Roma il suo adattamento cinematografico, protagonista una Marion Cotillard in stato di grazia.
Mal di pietre è ambientato alla fine degli anni ’50 nel Sud della Francia. Gabrielle (Marion Cotillard) vive in un piccolo paese, ed è quel genere di ragazza che soleva dirsi “malata di nervi”. Causa di imbarazzo per la sua famiglia, all’ennesima intemperanza non le restano due scelte: se non accetta di essere data in sposa a perfetto sconosciuto, sarà internata in manicomio. José (Alex Brendemühl) è un operaio spagnolo sfuggito alla guerra civile, non possiede nulla, e per questo è l’unico candidato possibile. è un uomo di poche parole, eppure, contro ogni aspettativa, si rivelerà un marito particolarmente rispettoso e amorevole. Grazie a lui Gabrielle scoprirà che quei dolori che l’hanno sempre tormentata non sono frutto della sua mente, ma di quello che all’epoca era diagnosticato come “mal di pietre” (più prosaicamente detti calcoli renali).
José fa ricoverare Gabrielle in una lussuosa clinica svizzera. Ma qui, quell’amore che Gabrielle sognava da una vita, si presenta in forma del Tenente Sauvage (Louis Garrell). André è giovane, bellissimo e gravemente malato: ferito nel corso della guerra d’Indocina, combatte ora con lo spettro della morte. Sembra un amore impossibile, ma non per Gabrielle e la sua sfrenata immaginazione, che inizia a progettare la fuga e l’inizio di una nuova vita.
Mal di pietre è un film capace di toccare con grazia tutte le corde del melodramma, senza rinunciare alle sfumature di personaggi molto credibili, moderni pur nella cornice retrò.
Il film di Nicole Garcia riesce così a sfuggire alle derive più irritanti del melò, forte di una sceneggiatura estremamente misurata, ma soprattutto dell’interpretazione impeccabile dei tre protagonisti di questo anomalo triangolo amoroso. Louis Garrel è perfetto nei panni del cinico tenente ferito, giovane ma costretto a vivere come un vecchio. Alex Brendemühl è poi una vera scoperta: il suo volto è una perfetta maschera tragica, dove tutte le emozioni sono affidate allo sguardo, capace di raccontare con ogni minimo accento, anche mentre tace. Inutile dire, infine, come Marion Cotillard sia sempre un’interprete brillante, perfetta in ogni dettaglio. Con Gabrielle e Mal di pietre, ci regala ancora una volta un personaggio impossibile da dimenticare.
Mal di pietre di Nicole Garcia, già candidato ad 8 premi César, da Giovedì 13 Aprile è in programmazione anche nelle nostre sale.
Se non siete grandi estimatori del melò, non lasciatevi intimidire dalla trama: Mal di pietre è anche un film conturbante, ma soprattutto, inaspettatamente concreto e solido.