Noomi Rapace è Alice Racine, agente della CIA protagonista di Codice Unlocked spy movie diretto dal regista britannico Michael Apted (Gorilla nella Nebbia, La Ragazza di Nashville, 007 Il Mondo non Basta).
Insieme alla protagonista, nota al grande pubblico per essere la Lisbeth Salander della trilogia svedese Uomini che Odiano le Donne, Codice Unlocked vanta un cast stellare che comprende Orlando Bloom, Michael Douglas, Toni Collette e John Malkovich, tutti coprotagonisti con ruoli ben strutturati.
Alice Racine è un’agente della CIA in trasferta a Londra, collabora con l’MI5 sotto copertura, dopo un terribile episodio che le ha cambiato la vita. Conosciuta nel campo per essere una esperta nell’antiterrorismo, in particolare con gli interrogatori, Alice si occupa di contrastare le nuove forme estremistiche, scovando jihadisti e foreign fighters nascosti nei sobborghi britannici. Lontana per scelta dalle operazioni sul campo Alice si ritrova nuovamente in azione, reclutata da Bob Hunter (John Malkovich), un eccentrico capo alla divisione europea della CIA. Spinta a riprendere il suo vecchio ed adrenalinico lavoro anche dal suo amico e mentore Eric Lash (Michael Douglas) Alice, seppur inizialmente riluttante, ritorna sul campo ma nel momento in cui scoverà delle importanti informazioni su un tremendo attacco terroristico di natura biologica scoprirà che gli agenti che l’hanno reclutata non sono chi dovrebbero essere e inizierà una corsa contro il tempo combattendo contro nemici di ogni genere e sorta.
Ad affiancarla operativamente nella lotta al terrorismo è Emily Knowles (Toni Collette), grintosa dirigente dell’MI5, mentre a farle da spalla è il temerario Jack Alcott (Orlando Bloom), un affascinante e prestante ex marines, anch’egli non privo di segreti da nascondere.
Con una schiera di simili professionisti sbagliare interamente sarebbe stato difficile e seppur con delle incertezze nella sceneggiatura, il regista Michael Apted e lo sceneggiatore Peter O’Brian centrano l’obiettivo e tirano fuori un film ben congegnato, adrenalinico quanto basta e tagliato sul target dello spettatore medio, che ritroverà in Codice Unlocked i classici canoni dei film di spionaggio in stile sixties, rivisitati in chiave contemporanea, con protagonista una donna in veste di eroina.
Turbata dal suo precedente incarico, fallito provocando decine di morti e feriti, Alice non è la classica spia senza paura e compie le sue azioni con ponderazione e riserbo.
E’ una spia perseguitata dal destino, che riesce a portarla sempre nella direzione sbagliata seppur lei si impegni costantemente per la salvaguardia della sua nazione.
Noomi Rapace, perfetta nei ruoli d’azione, interpreta Alice con franchezza, evitando di enfatizzarne i punti deboli e riuscendo a calzare i panni di un’eroina poco avvezza ai sentimentalismi, ma molto vicina alle vittime del terrorismo, che cerca con tutta se stessa di proteggere. L’attrice svedese riesce nel compito di gestire entrambi i lati di una spia ferita, frustrazione e rabbia sono ben visibili, quanto la tristezza e la voglia di riscatto.
Le numerose sequenze d’azione mettono in risalto la prestanza atletica della Rapace, che non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi uomini, anzi. Ruvida e gentile Alice colpisce al cuore, purtroppo però nel plot mancano gli elementi di approfondimento, che avrebbero potuto fare del personaggio un’icona in stile Bourne. Tale mancanza di approfondimento si ritrova in altri elementi della sceneggiatura, non tanto nei personaggi secondari, tutto sommato scritti bene, ma nella ricerca di alcuni elementi portanti della storia, come le cellule terroristiche da combattere, descritte con approssimazione nell’intento di dare più rilevanza alla storia in sé, che all’analisi del fenomeno.
John Malkovich offre una brillante interpretazione, seppur minore, nel ruolo di Bob Hunter alleggerendo la sceneggiatura in alcuni punti, mentre il talento di Toni Collette conferisce la sofisticatezza necessaria in un film d’azione, soprattutto se il capo è una donna. La sua Emily Knowles è un personaggio molto interessante, anche questo poco approfondito ma che fornisce scatto al film, che se non avesse il contorno di coprotagonisti tanto affascinanti, rimarrebbe solo un film di spionaggio simile a tanti altri. Anche Michael Douglas interpreta Eric Lash in maniera molto professionale e credibile, una spia vecchio stile, elegante e generoso. In realtà Lash è un personaggio intrigante, una vera sorpresa nella storia.
Capitolo a parte merita Orlando Bloom, finalmente in un ruolo d’azione che sembra cucito per lui. Lontano dal grande schermo da qualche anno, l’attore britannico ritorna al cinema con Codice Unlocked dove interpreta Jack Alcott, personaggio ambiguo e dotato di un particolare fascino. Seduttivo quanto letale Jack è imprevedibile e sfrontato, un ruolo minore che Orlando Bloom sa interpretare con le giuste proporzioni. Seppur il tempo concesso dalla sceneggiatura sia veramente limitato, Bloom riesce talmente bene nel ruolo del veterano spiantato che alla fine del film tra i coprotagonisti è l’unico che lascia il segno.
Codice Unlocked non colpisce per originalità ma la sceneggiatura ha degli spunti interessanti, che lo rendono dinamico e accattivante. La tensione si sviluppa sullo sfondo del classico gioco di spionaggio e controspionaggio, così l’alternanza con i momenti di distensione.
La regia, dettata dall’esperienza di Michael Apted sia come autore che documentarista, mette in risalto gli elementi più evocativi di Londra rendendo l’atmosfera plumbea, del tutto conforme all’immaginario collettivo dei complotti tra spie, che unito al cast d’eccezione fanno del film un buon prodotto, godibile sia al cinema che nell’accezione più conforme ad action movies come questi, lo schermo televisivo.
Codice Unlocked – Londra sotto attacco: la recensione in anteprima
Un'esperta di interrogatori della CIA cade vittima di un inganno e deve fronteggiare la minaccia di un attacco batteriologico a Londra.