Svogliati, narcisisti e con l’irrefrenabile voglia di condividere ogni secondo della loro vita sui social, è il ritratto degli adolescenti odierni che la regista statunitense Ry Russo Young (Nobody Walks) descrive nel suo ultimo lavoro Prima di Domani dirigendo, con un linguaggio fresco e moderno, un film che pone al centro i sentimenti dei teenager utilizzando un punto di vista alternativo e una commistione di stili che vanno dal drammatico, al sentimentale fino all’horror generazionale (Final Destination docet).
Tratto dal best seller di Lauren Oliver E Finalmente ti Dirò Addio la pellicola affronta numerosi temi legati all’adolescenza da molteplici punti di vista e in un orizzonte temporale circolare, che impone alla protagonista Sam (Zoey Deutch) di rivivere lo stesso giorno, in un incubo costante che la porterà a interrogarsi su se stessa e a guardare oltre, aprendo un mondo di possibilità negate da una vita troppo concentrata sui bisogni immediati degli adolescenti americani, primo fra tutti la tanto agognata popolarità.
La trama si snoda intorno alla vita di Samantha Kingston, detta Sam ed è ambientata il 12 febbraio durante il Cupid Day, una sorta di San Valentino anticipato.
Sam è molto popolare a scuola e frequenta un gruppo di amiche attraenti e spensierate, il classico cliché delle ragazze invidiate e corteggiate. Tra tutte spicca Lindsay, interpretata da Halston Sage, leader carismatico avvezzo ad usare una forma di bullismo, tanto sottile e perspicace da convincere le compagne più deboli a sentirsi delle nullità.
Il suo bersaglio preferito è una ragazza introversa e problematica, Juliet (Elena Kampouris) vessata continuamente dal gruppo senza motivo.
Sam non fa caso alla presenza degli altri, non si rende conto degli sguardi che il suo ex migliore amico Kent (Logan Miller) le rivolge costantemente, delle attenzioni famigliari quotidiane e delle persone diverse da lei e dal suo elitario gruppo amicale, ma tutto cambia quando un evento improvviso ed imprevisto la trasporta in un loop temporale che le farà rivivere lo stesso giorno innumerevoli volte, aiutandola a comprendere che il suo compito sulla terra è più importante di quello che sembra.
Una sorta di Giorno della Marmotta, citando il celebre film di Harold Ramis Ricomincio da Capo, in chiave dark teen che induce lo spettatore (perlopiù adolescente) ad immedesimarsi con chi ha intrapreso una strada sbagliata e cerca di correggere il tiro con l’aiuto del destino, che in questo caso però non si presenta in maniera del tutto positiva, ma intrappola una ragazzina in un cerchio temporale, costringendola di fatto a compiere delle scelte obbligate.
La narrazione prende spunto dalla mitologia greca e dal mito di Sisifo, citato più volte all’interno del film, un uomo che sfidò gli dei ritornando dal mondo dei morti e fu costretto per tutta la vita a rivivere lo stesso giorno, spingendo un masso verso la cima di un monte.
Una punizione che la stessa Sam rivive in Prima di Domani ma in veste di eroina, un’interpretazione positiva, seppur ugualmente angosciante, del mito di Sisifo.
Il film di Ry Russo-Young, scritto da Maria Maggenti che ha ben adattato il testo originale al linguaggio cinematografico, presenta numerosi punti di forza, in particolare si evince una grande ricerca del senso d’inquietudine tipico dell’adolescenza, come scrive la stessa regista:
“E’ un momento in cui le relazioni con i tuoi coetanei possono sembrare fatali, questioni di vita o di morte. E per questo che penso che gli adolescenti siano spesso più connessi alla vita in questa fascia d’età di quanto non lo siano in altre fasi della vita”.
Al di là dei cliché che rappresentano la scuola americana come un coacervo di idioti pronti a sacrificare la propria natura per inseguire il sogno di essere popolari, Prima di Domani affronta temi spinosi come il sesso, l’omosessualità, il bullismo e il lavoro di introspezione che si inizia a compiere su se stessi per diventare ogni giorno migliori.
Argomenti importanti, che vengono trattati dal punto di vista dei minorenni e in questo la Russo-Young è stata molto capace nel non imporre il proprio giudizio registico ergendosi al di sopra delle parti.
Molto buona anche la scelta del cast a partire dalla protagonista Zoey Deutch, talentuosa figlia d’arte (l’attrice Lea Thompson) già diretta da Richard Linklater in Tutti Vogliono Qualcosa e prossimamente al cinema al fianco di Nicholas Hoult e Kevin Spacey nei panni di Oona O’Neill in Rebel in the Rye, film di Danny Strong sulla vita dello scrittore J.D. Salinger. La madre, interpretata da Jennifer Beals (Flashdance, The L.World) e gli altri giovani professionisti Halston Sage (Città di Carta), Logan Miller (The Walking Dead) ed Elena Kampouris (American Odyssey) tutti con un background nel cinema indipendente americano (come d’altronde la stessa regista) contribuiscono a rendere Prima di Domani un buon film, con un target che affonda perlopiù tra gli young adults ma che si colloca tra i teen drama di qualità.
Prima di Domani: il giorno della marmotta in salsa teen drama (recensione)
Ry Russo-Young dirige un teen drama dalle tinte horror, in sala dal 19 luglio per Eagle Pictures.