Valentina Pedicini, a Venezia il lungometraggio Dove Cadono Le Ombre

Valentina Pedicini, documentarista di grande talento che ha destato una viva attenzione con il suo corto Era Ieri, presentato alla 31. Settimana della Critica, debutta finalmente nel lungometraggio con il suo Dove Cadono Le Ombre, che verrà presentato nella prossima edizione delle Giornate degli Autori e poi distribuito nelle nostre sale da Fandango.
Ancora non sappiamo quasi nulla del film: gli interpreti, la trama e poco più; ma considerato che è lecito aspettarsi che lo straordinario talento della Pedicini trovi in questo suo nuovo lavoro una forma d’espressione più che adeguata, non possiamo di consigliarvi di indirizzare tutta la vostra attenzione su quella che promette di diventare una delle voci più interessanti del panorama cinematografico italiano.
Il soggetto è accattivante e sembra in continuità con il discorso sulla ricerca dell’identità e di uno spazio nel mondo che abbiamo già trovato nelle pellicole di Valentina Pedicini.
Anna e Hans, infermiera e suo assistente di un vecchio istituto per anziani, sono due anime “bambine” incastrate in corpi di adulti. Intrappolati nel tempo e nello spazio, si muovono tra le stanze e il giardino di quello che era un ex orfanotrofio, come se qui si consumasse tutta la vita, dall’infanzia alla morte, come se non ci fosse luogo più accogliente al mondo di quello che li ha visti prigionieri nell’infanzia.
Dal passato riappare Gertrud, una vecchia signora dai modi gentili; tutto sembra precipitare, il nastro dell’orrore sembra riavvolgersi. Il male è bianco, come il camice di Gertrud, come le pareti dell’ala ovest, la zona delle torture.
L’istituto perde dunque i contorni attuali e torna ad essere ciò che era; ricovero crudele di bambini jenisch sottratti alle famiglie, tempio di un progetto di eugenetica capitanato proprio da Gertrud. Anna, schiava di quel luogo e di un’infanzia dolorosa che non termina mai, riprende con forza le ricerche di Franziska, amica amata di una vita della quale ha perso le tracce molto tempo prima e che cerca ovunque e senza sosta. Ispirato a una storia vera, a settecento storie vere.
È presto per sapere se l’opera si rivelerà all’altezza delle aspettative, ma le prime immagini – mostrate alla presentazione delle 14. Giornate degli Autori – promettono un immaginario di grande carisma ma perturbante. Nel cast troveremo Elena Cotta, Federica Rosellini, Josafat Vagni e Lucrezia Guidone.