USA Network è un canale via cavo che in questi ultimi anni si sta mettendo in evidenza perché, oltre a trasmettere il seguitissimo legal drama Suits, è la rete che ospita uno degli show più cool del momento, quel Mr. Robot così amato dal pubblico di tutto il mondo; per competere nel mercato televisivo con giganti come HBO, FX, Showtime e AMC però deve continuare a sfornare nuovi prodotti di qualità e The Sinner, il nuovo crime thriller che vede come protagonista Jessica Biel, sembra avere le carte in regola per diventare una delle serie più interessanti di questa estate.
La protagonista di The Sinner è una madre di famiglia dalla salute psichica molto precaria.
Cora Tannetti (Jessica Biel) a prima vista sembra una donna come tante altre: ha un lavoro, un figlio piccolo e un marito amorevole. Questo farebbe pensare alla classica famiglia perfetta americana ma scopriamo che in realtà Cora ha un malessere interiore che non le permette di vivere in modo normale. Tale disagio cova sotto la superficie finché un giorno non avviene l’irreparabile: inspiegabilmente la giovane madre prende un coltello e uccide a sangue freddo un uomo in una spiaggia pubblica. Ovviamente la donna viene arrestata, ma il caso, affidato al detective Harry Ambrose (Bill Pullman), non è così chiaro come appare: molti interrogativi infatti cominceranno ad emergere su questa oscura vicenda.
Il pilot ha destato molto clamore negli States per alcune scene dal forte impatto emotivo.
Dopo la messa in onda, molti spettatori sono rimasti sconvolti da quello che avevano visto e non hanno perso l’occasione di commentare sui social il primo episodio. Al netto di tutto, The Sinner è così sconvolgente? Gli americani, spesso e volentieri, tendono ad esagerare: il pilot non può certamente definirsi scioccante (lo shock si trova da altre parti) ma bisogna dire che in un paio di occasioni regala momenti che potrebbero dare fastidio ad un pubblico più suscettibile. Creata da Derek Simonds (che in passato ha lavorato in show della ABC come The Astronaut Wives Club e When We Rise), la serie fa capire sin da subito quali sono i suoi generi di riferimento: il thriller psicologico e il crime. Quello che colpisce immediatamente è il dramma umano di cui è vittima il personaggio interpretato da una bravissima Jessica Biel (qui nelle vesti anche di produttrice esecutiva), una giovane donna che nasconde moltissimi segreti (molti flashback sul suo passato ci fanno capire il contesto in cui è cresciuta, una famiglia cristiana molto religiosa) e che, solo con il linguaggio del corpo, trasmette allo spettatore la sua angoscia e il suo mal di vivere; molto interessante è anche la parte dedicata alle indagini, dove centrale è il ruolo del character di Bill Pullman. Il suo Harry Ambrose è un poliziotto dalle preferenze erotiche non convenzionali (gli piace farsi sottomettere dalla propria amante) che, fin dall’inizio, ha molti dubbi sulla dinamica e sul movente dell’omicidio – non per niente nella seconda parte di episodio vediamo come le certezze iniziali saranno destinate a cadere come un castello di carte. Tecnicamente la confezione è ineccepibile, il pilot ha un bel ritmo ed è girato benissimo da Antonio Campos (Christine, Simon Killer e Afterschool): la scena dell’omicidio colpisce in tutta la sua potenza e brutalità ma anche in altri momenti (almeno un paio) Campos assesta dei colpi molto efficaci.
Il rischio maggiore di The Sinner è che, nelle prossime puntate, il lato crime possa imporsi sul thriller e che il tema religioso non venga sviluppato nella maniera adeguata (con il materiale a disposizione, si fa presto a passare dall’opera riuscita al trash) ma indubbiamente lo show è partito col piede giusto e siamo curiosi di vedere come la storia procederà.