Lunedì 4 settembre alle ore 15.00, nella sala delle conferenze stampa del Palazzo del Casinò, si terrà un panel moderato da Peter Cowie e dedicato alla realizzazione dei tre nuovi lungometraggi commissionati da Biennale College Cinema. I film saranno presentati in prima mondiale durante la Mostra.
“I tredici lungometraggi già realizzati e presentati nei primi quattro anni del progetto Biennale College Cinema hanno ottenuto un gran successo in tutto il mondo. Prodotti con un budget ultra-modesto, ognuno di loro ha evidenziato un raro talento ed una innata predisposizione per la regia cinematografica”, commenta il moderatore Peter Cowie (storico del cinema ed ex-caporedattore internazionale per Variety). “L’impostazione di Biennale College Cinema è molto stimolante perché si tratta essenzialmente di un workshop – un workshop e laboratorio solidamente incentrato su due temi essenziali: la realizzazione di film con budget ridotto in un periodo di recessione globale, e la necessità di scoprire giovani autori per ridare forza al cinema”. Il laboratorio è stato lanciato dalla Biennale di Venezia nel 2012 ed è aperto a giovani registi di tutto il mondo.
i relatori:
Peter Cowie, moderatore
Nel 1963, Peter Cowie ha lanciato la guida annuale International Film Guide, che ha curato per 40 anni. Ha scritto più di 30 volumi sul cinema, fra i quali le biografie di Orson Welles, Ingmar Bergman e Francis Ford Coppola, studi sul cinema scandinavo e più recentemente su John Ford e Akira Kurosawa. Ha pubblicato articoli per il New York Times, The San Francisco Chronicle, The Los Angeles Times, il Sunday Times di Londra, The Wall Street Journal, Le Monde, Expressen, Neue Zürcher Zeitung, The Nation, e Sight and Sound. È stato caporedattore internazionale di Variety dal 1993 al 2000, e professore di cinema e Regents’ Lecturer in Film Studies alla University of California Santa Barbara. Cowie ha scritto numerosi commenti a corredo di DVD realizzati da Criterion, per il quale ha recentemente prodotto il cofanetto di film sulle Olimpiadi 1912-2012.
David Bordwell
David Bordwell è professore emerito di cinema “Jacques Ledoux” alla University of Wisconsin-Madison. Vincitore di un Guggenheim Fellowship, ha ricevuto un dottorato honoris causa dell’Università di Copenaghen, ed è stato Direttore di Cultura Moderna al John W. Kluge Center della Biblioteca del Congresso americana. È autore di saggi su Dreyer, Ozu, Eisenstein, sul cinema americano e quello di Hong Kong. Fra i suoi libri più recenti The Rhapsodes: How 1940s Critics Changed American Film Culture e Reinventing Hollywood: How 1940s Filmmakers Changed Movie Storytelling. Con la moglie Kristin Thompson ha scritto due libri di testo, Film Art: An Introduction e Film History: An Introduction. Il loro blog si trova sul sito www.davidbordwell.net.
Ty Burr
Ty è critico cinematografico per il Boston Globe dal 2002, e dal 2015 scrive una rubrica settimanale su tutti gli aspetti della cultura popolare. È autore dei libri Gods Like Us: On Movie Stardom and Modern Fame (2013) e The Best Old Movies for Families (2007), acclamati dalla critica. Negli anni Novanta ha scritto per Entertainment Weekly e negli anni Ottanta era responsabile della programmazione di Cinemax. Membro della National Society of Film Critics e del Boston Society of Film Critics, Ty insegna cinema e critica alla Boston University e a Tufts University. Nel 2017, era finalista nella selezione per il Premio Pulitzer della Critica.
Justin Chang
Justin Chang è il critico cinematografico del Los Angeles Times e contribuisce regolarmente al programma Fresh Air dell’emittente National Public Radio e a Film Week on AirTalk per la Southern California Public Radio. Prima di entrare nella redazione del L.A.Times, era principale critico cinematografico a Variety. È l’autore del volume FilmCraft: Editing. È direttore della National Society of Film Critics e segretario del Los Angeles Film Critics Association. Nel 2014 ha vinto il Roger Ebert Award dalla African-American Film Critics Association. Si è laureato in giornalismo alla University of Southern California.
Glenn Kenny
Glenn Kenny scrive di cinema per RogerEbert.com ed altre pubblicazioni. È autore di saggi e commentari audio per la Criterion Collection, Arrow Video e Indicator. Ha scritto Anatomy of an Actor: Robert DeNiro (Phaedon/Cahiers du Cinéma, 2014) e curato A Galaxy Not So Far Away: Writers and Artists on 25 Years of ‘Star Wars’ (Henry Holt/Owl Books, 2002). Con il suo gruppo rock Artificial Intelligence, ora sciolto, uscirà con un disco,Revisionist History, nel 2018.
Savina Neirotti
Nata a Genova, si è laureata in Filosofia e ha completato il primo anno di Master in Estetica presso la University of Pennsylvania. Dopo il suo ritorno in Italia, è diventata la responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, dove era anche a capo del dipartimento formativo. Negli stessi anni ha fondato la Scuola Holden a Torino insieme con Alessandro Baricco. È la direttrice del Master in Tecniche di Narrazione presso la Scuola Holden, e sovrintende a tutte le attività della scuola, con particolare attenzione ai contatti internazionali. Negli ultimi dieci anni Savina ha scritto articoli e interviste sulla narrazione e sulla musica classica, recensioni di libri e di film per quotidiani italiani e internazionali. È responsabile dei Script&Pitch Workshops dal 2005, e del TorinoFilmLab dal 2008. È Head of Programme di Biennale College – Cinema.
Chris Vognar
Chris Vognar è stato Nieman Arts and Culture Fellow 2009 alla Harvard University. È attualmente critico culturale per il quotidiano Dallas Morning News, dove lavora dal 1996. Chris è co-conduttore del programma radiofonico Big Screen per l’emittente KERA, affiliata a Dallas della rete National Public Radio. Ha insegnato giornalismo alla Harvard Summer School, storia del cinema alla University of Texas ad Arlington e giornalismo dell’arte alla Southern Methodist University. Si è laureato con un Bachelor of Arts in Inglese dalla UC Berkeley.
Stephanie Zacharek
Stephanie Zacharek è critico cinematografico per Time magazine. In passato è stata principale critico cinematografico per il Village Voice e Salon.com. Ha scritto testi su libri e sulla cultura pop pubblicati dal New York Times, New York Magazine, Los Angeles Times, Rolling Stone, e Sight and Sound. È membro del New York Film Critics Circle e della National Society of Film Critics. È stata finalista per il Premio Pulitzer della Critica nel 2015.