Non Bussate a Quella Porta (titolo originale Don’t Knock Twice), del gallese Caradog W. James, arriva ora sul mercato home video su distribuzione Midnight Factory. Una pellicola divisiva, forte di grandi spunti ma indebolita anche da un abuso dei cliché di genere, e che per questo, al termine della visione, difficilmente susciterà pareri unanimi.
Lo script prende le mosse dal difficile rapporto tra una madre con problemi di tossicodipendenza (Katee Sackhoff, l’eroina di Battlestar Galactica) e sua figlia (Lucy Boyton, già apprezzata in February). Sarà quest’ultima a mettere in moto la macchina narrativa, quando deciderà di andare a bussare al portone di una casa abbandonata con il suo amico Danny, risvegliando così un antico spirito che inizierà a perseguitarli.
Il film si muove chiaramente nel solco dei più classici horror paranormali (mutuandone anche i dialoghi non sempre convincenti), ma si contraddistingue anche per un uso della macchina da presa degno di nota, che grazie a carrellate e tagli al primo piano costruisce un buon ritmo e destabilizza quanto necessario lo spettatore, creando il senso di smarrimento che è lecito aspettarsi da un buon horror. Ciononostante, il tentativo di dare linfa alla storia attraverso escamotage palesemente pretestuosi non convince, così come si ha a volte l’impressione che i personaggi abbiamo una prospettiva ingiustificatamente onnisciente. Anche il comparto dei costumi non si sottrae ai topos di genere, con una bella protagonista che indossa la solita t-shirt di qualche band rock anni ’70/’80, ma in compenso il commento musicale del lungometraggio risulta decisamente interessante, con tappeti di synth retrò che costruiscono tensione anche nei momenti di calma apparente. È chiara l’intenzione cinefila di Caradog W. James di omaggiare tanti sottogeneri dell’horror ma anche grandi maestri come Kubrick e Del Toro, e il risultato finale – sostenuto da una fotografia decisamente solida – è comunque apprezzabile.
Non Bussate a Quella Porta è quel che sembra già dal titolo italiano: una pellicola che non ha alcuna intenzione di spingersi verso strade originali e che, pur con diversi problemi soprattutto in fase di scrittura, sa regalare un’ora e mezza di onesto intrattenimento.
Non Bussate a Quella Porta: in blu-ray il nuovo horror targato Midnight Factory (recensione)
Di Matteo Brega
La terza pellicola del regista gallese Caradog W. James è un racconto dell'orrore che intrattiene, a patto che non si cerchi innovazione.