il film sarà distribuito in Italia da Satine Film con il titolo L’ALbero del Vicino – Under The Tree a partire dal 28 giugno 2018
Da sempre il cinema nord-Europeo è stato al centro del dibattito artistico cinematografico. Bergman, Lars Von Trier, Dryer, Kaurismaki e molti altri hanno fatto incetta di premi fra i vari festival internazionali, portando l’industria cinematografica danese, svedese o finlandese nelle sale di tutto il mondo. L’Islanda, invece, resta sopita. Un paese che a livello cinematografico, complice anche la grande crisi di alcuni anni fa, produce pochissimo (12-13 film all’anno) e soprattutto produce per un panorama unicamente nazionale.
Per questo, l’arrivo alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (seppur nella sezione Orizzonti) è un risultato straordinario per Under The Tree, una black comedy incentrata su un conflitto tra vicini che scaturisce da un vecchio albero, la cui presenza torna per tutta la pellicola di volta in volta con accenti o punti di vista differenti. Le premesse per una pellicola leggera e provocatoria ci sono tutte e il risultato è per molti versi apprezzabile, ma l’intenzione del regista di dirottare il tutto verso tinte più seriose disinnesca una film che avrebbe invece avuto le giuste carte per distinguersi.
Il film di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson comincia benissimo. Vediamo Atli, giovane sposato e padre di famiglia, seduto pensieroso sul letto accanto alla moglie. Nell’inquadratura successiva lo troviamo davanti al computer, mentre guarda un film porno amatoriale, girato da lui stesso con la sua ex fidanzata; arriva la moglie, subito dopo la figlia e per Atli è l’inizio della fine del matrimonio. Tornerà a vivere con i suoi genitori, i quali si rifiutano di tagliare il grande e vecchio albero del loro giardino.
Con un ritmo inusuale per le commedie cui siamo abituati, il film segue la missione di riconquista della famiglia da parte di Atli e gli screzi, i sospetti e i dispetti fra i vicini. I presupposti da commedia nera ci sono tutti, eppure Under The Tree procede come alla ricerca costante di un tono e di un punto di vista, alternando momenti di commedia esilaranti a elementi di dramma generazionale e familiare (senza sorprese o guizzi).
Un film ambientato in un’Islanda cittadina e urbana, che nemmeno si serve dei meravigliosi paesaggi che hanno reso il luogo famoso in tutto il mondo. Il grigiore della città invade tutte le scene, al punto che la fotografia plumbea e uniforme finisce per appesantire inutilmente Undir trénu (titolo originale della pellicola).
Citiamo solamente il grande lavoro fatto da Daniel Bjarnason, compositore di una colonna sonora strepitosa e usata perfettamente in cabina di montaggio. L’islandese scrive una musica che è una parodia delle colonne sonore noir e thriller degli ultimi anni, e contribuisce all’esito comico ancor più di quanto non faccia lo script.
Under The Tree potete guardarlo ora online su Festival Scope, la piattaforma che rende disponibili in streaming e in contemporanea i film dei grandi festival, compresi quelli di Venezia 74.