Sono ormai passati 35 anni del leggendario album Thriller di Michael Jackson, e per rendere omaggio all’omonimo videoclip – il più importante e famoso nella storia della musica – alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è stata presentata in anteprima mondiale la versione restaurata in 3D del video. A presenziare all’evento speciale il mai abbastanza celebrato John Landis, regista dello storico cortometraggio che cambiò per sempre il mondo dell’industria musicale e della televisione (la neonata emittente MTV divenne popolarissima proprio grazie al video del padre di Una Poltrona per Due e The Blues Brothers).
Il sodalizio artistico tra il Re del Pop e il geniale cineasta statunitense ha prodotto un’opera epocale ed irripetibile.
Leggenda vuole che Michael Jackson, dopo aver visto al cinema Un Lupo Mannaro Americano a Londra, rimase talmente impressionato dalla pellicola da mettersi in contatto con John Landis per realizzare un vero e proprio short film (la versione integrale è lunga ben 14 minuti), dimostrando con grande lungimiranza come il videoclip fosse il mezzo ideale per promuovere un singolo: nell’estate del 1983 infatti il disco non era più nella prima posizione delle classifiche ma, proprio grazie al lavoro di Landis, Thriller ebbe un’ulteriore impennata nelle vendite, contribuendo a trasformare l’opera più famosa di Michael Jackson nell’album più venduto nella storia della musica. Il video musicale di Thriller è arte allo stato puro: Landis è all’apice della sua carriera da regista e, collaborando con un artista destinato a cambiare l’immaginario collettivo globale, realizza un vero e proprio capolavoro pop. Il contributo del truccatore Rick Baker, la coreografia concepita da Michael Peters (e dallo stesso Jackson), la splendida co-protagonista Ola Ray e lo scenario horror creato dal geniale cineasta di Chicago sono gli ingredienti che hanno contribuito a rendere Michael Jackson’s Thriller ancora oggi ineguagliabile, tanto da valergli l’inserimento nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso (unico videoclip presente nella lista) come opera “culturalmente, storicamente o esteticamente” significativa. A distanza di oltre trent’anni, non sentono ancora gli effetti del tempo.
Il restauro in 3D, supervisionato dallo stesso Landis, regala a Thriller una seconda giovinezza.
Utilizzando il negativo della pellicola originale in formato 35mm, il regista ha rimesso a lucido il cortometraggio remixando le tracce originali con la tecnologia Atmos e convertendo l’opera nel formato tridimensionale senza modifiche radicali (il filmato infatti non è stato rimontato). Il risultato è semplicemente spettacolare: l’esperienza in sala, grazie al grande schermo e ad un eccellente impianto audio, è unica, capace di immergerci completamente all’interno del videoclip grazie ad una resa visiva e sonora incredibile. Certo, l’ampiezza della profondità di campo è parzialmente penalizzata da una conversione che mira a far emergere il primo piano di fuoco, però vedere la mitica coreografia di Thriller in 3D è decisamente emozionante, tanto da entusiasmare non solo i fan del King Of Pop ma tutti gli amanti della musica e del cinema.
Non si hanno ancora notizie su un’eventuale uscita in sala o in home video di Michael Jackson’s Thriller 3D (l’opera è stata anche presentata al Festival di Toronto) ma sarebbe un delitto non mettere a disposizione degli appassionati un prodotto così coinvolgente e tecnicamente sopraffino. Siamo certi che presto arriveranno notizie a riguardo, dato che fonti vicine agli eredi del cantante hanno anche parlato della possibilità di ‘riportare in vita’ (mai termine fu più adatto) il titolo anche tramite uno o più adattamenti videoludici. Per ora ‘accontentiamoci’ di rivedere la versione in 2D.