Essere assunti nella più grande multinazionale tech del mondo è un’opportunità di quelle che capitano a pochi fortunatissimi: è questo che pensa Mae (Emma Watson) quando le viene proposto di lavorare a The Circle (azienda che nelle intenzioni degli autori dovrebbe essere una sorta di Facebook Inc. o Alphabet sotto steroidi).
Quando però, intenzionata a scalare l’organigramma della società, inizierà ad assecondare il carismatico CEO Eamon Bailey (il premio Oscar Tom Hanks) e a rinunciare progressivamente al benché minimo presidio di privacy, entrerà in una spirale di adesione quasi fideistica alla mission di The Circle, rendendosi però conto che quando “si vive in una casa di vetro” si è alla mercé di tutti ma si rischia anche di vedere vite andare in frantumi.
James Ponsoldt (regista anche di The Spectacular Now e The End of The Tour) dirige il film e firma lo script a quattro mani con Dave Eggers (autore del romanzo omonimo da cui è preso il soggetto), esplorando tematiche non lontane da quelle viste in diversi episodi della pluripremiata serie televisiva The Black Mirror, ma sforzandosi – soprattutto nella prima parte – di mantenere una terzietà di giudizio che delega ogni condanna o apologia allo spettatore.
Il cast, che oltre a Hanks e alla Watson vede l’astro nascente John Boyega (la nuova trilogia di Star Wars ma anche Detroit di Kathryin Bigelow), conferma la propria reputazione e offre performance solidissime, nonostante a volte manchi una certa incisività nei dialoghi – che invece avrebbe aiutato a far leva sugli aspetti più perturbanti del concept.
Per le generazioni nate al tempo del digitale è difficile immaginare un mondo diverso da quello estremizzato in The Circle, ma i nati a cavallo tra il 1977 e il 1983, cresciuti nell’era di passaggio tra analogico e digitale (quelli che alcuni oggi chiamano Xennials e che Derrick de Kerckhove chiama migranti digitali) hanno vissuto da vicino il passaggio in cui si è passati dalla strenua difesa della propria privatezza a un progressivo, consapevole e inesorabile abbandono di ogni tutela della privacy. Un sacrificio fatto sull’altare di un nuovo modo di essere umani, di interagire da remoto e di essere sempre reperibili.
The Circle, pur con le dovute drammatizzazioni, mira a dipingere proprio un ipotetico step successivo di questo percorso, e se inizialmente un’apparente assenza di denuncia esplicita potrebbe sembrare un punto debole della pellicola, si comprende poi che è proprio la naturalezza con cui si rinuncia ai propri diritti che ritrae fedelmente i macroscopici cambiamenti socio-antropologici degli ultimi vent’anni (e ovviamente i pericoli che ne derivano).
L’edizione blu-ray di The Circle, distribuita da CG Entertainment e Good Films, oltre ad offrire un ottimo porting del film, permette proprio di comprendere meglio le intenzioni degli autori, grazie a un ricco comparto di extra.
Tra i contenuti speciali troverete infatti il solito trailer, ma anche un backstage e una dettagliata sezione di interviste a Emma Watson, Tom Hanks, Anthony Bregman, Gary Goetzman, James Ponsoldt, John Boyega, Karen Gillan e Patton Oswalt.