L’argomento appassiona i cinefili più attenti all’industria già da qualche anno, ma è con l’ultima edizione del Festival di Cannes che la questione ha raggiunto il grande pubblico: i film prodotti per il piccolo schermo meritano di partecipare ai festival? E soprattutto, come affrontare la sfida di un cinema che trova un suo spazio direttamente in televisione, senza passare dalla sala?
SKY SORPRENDE TUTTI E PORTA GOMORRA AL CINEMA
Mentre si fa un gran parlare degli equilibri che rischiano di condannare la visione in sala o di penalizzare la distribuzione direct-to-TV, come se si dovesse ragionare in un’ottica binaria per la quale i due mercati non possono coesistere, ci pensa Sky Italia a sorprendere tutti e ad annunciare insieme a Vision Distribution (‘neonato’ gigante frutto della fusione di Sky con Cattleya, Wildside, Lucisano Group, Palomar e Indiana Production) la distribuzione nei cinema della prima e della terza puntata della stagione numero 3 di Gomorra – La Serie, prima ancora dell’arrivo sul piccolo schermo (una proiezione senza soluzione di continuità in 300 sale italiane nei giorni del 14 e 15 novembre).
Noi di Anonima Cinefili abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima i primi tre episodi di Gomorra – Terza Stagione e vi possiamo assicurare che ora, ancor più che in passato, la serie ispirata dall’omonimo libro di Roberto Saviano raggiunge livelli qualitativi degni delle più convincenti produzioni cinematografiche. Le dinamiche le conosciamo, così come molti dei protagonisti principali, eppure – nonostante l’alto rischio di ripetitività – gli sceneggiatori Leonardo Fasoli (anche head writer), Maddalena Ravagli e Ludovica Rampoldi sembrano riusciti nel difficile compito di dare continuità nel rinnovamento – lo sforzo creativo più necessario e delicato in un prodotto seriale. La regia di Claudio Cupellini è poi straordinaria (negli episodi successivi troveremo anche Francesca Comencini) e non stupisce affatto che la serie di Gomorra sia un prodotto da esportazione di grandissimo appeal sul mercato internazionale.
UN CONTESTO SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE PER UNA CAMORRA IN TRASFORMAZIONE
Genny Savastano (Salvatore Esposito) e Ciro DiMarzio (Marco D’Amore) continuano ad essere i due volti più familiari della storia, quei personaggi principali che disprezziamo umanamente ma le cui vicende non possiamo che seguire con appassionata attenzione, mentre il ruolo delle donne della Camorra (in particolare Scianel/Cristina Donadio e Patrizia/Cristiana dell’Anna), costruito sulla volontà di autodeterminazione, viene reso meravigliosamente anche grazie al fatto che ci sono proprio due donne nella writers’ room.
Nelle prime tre puntate di Gomorra 3 Genny, ormai solo al comando, si trova a dover ristabilire i difficili equilibri del versante napoletano mentre deve al contempo guardarsi dal suocero e rinsaldare i rapporti con il narcotraffico sudamericano. Ciro invece, dopo i duri colpi subiti nella precedente stagione, è irriconoscibile: un uomo senza passioni né slanci che, in quel di Sofia, è l’ubbidiente tuttofare di un boss bulgaro e del figlio. Scianel è pronta a risorgere dalle proprie ceneri mentre Patrizia, ormai trascinata in un mondo che non pensava appartenerle, inizia ad avere un ruolo decisamente meno passivo nelle dinamiche criminali.
Ormai le Vele di Scampia stanno strette a Gomorra – La Serie e, come ricorda Saviano durante la presentazione alla stampa, la serie diventa un’opportunità per raccontare come in ogni parte del mondo le periferie abbandonate a se stesse siano la culla della malvivenza. Non solo l’hinterland partenopeo, il litorale romano o la Bulgaria, ma anche un rapido passaggio in Jugoslavia, un legame sempre più stretto con l’America Latina e anche le insospettabili strade del centro di Napoli, che diventano prepotentemente protagoniste in questo terzo ciclo del telefilm. Con esse un ricco nuovo casting – inevitabile il ricambio in una serie in cui o finisci in carcere o al cimitero – che vede nelle figure di Enzo (Arturo Muselli) e Valerio (Loris De Luna) due debutti di prima importanza.
PERCHÉ SKY STA CAMBIANDO LE REGOLE DEL GIOCO
La mossa di Sky e Vision Distribution è incredibilmente significativa, più di quanto non potrebbe inizialmente sembrare, perché prende di petto un problema ancora molto dibattuto e poco capito, offrendo un modello che potrebbe essere vincente tanto per quegli esercenti cinematografici che non vogliono vedersi tagliati fuori dal progresso, quanto per quei web service (il pensiero corre ovviamente a Los Gatos) che pur di mantenere il primato del piccolo schermo sono disposti a sacrificare la partecipazione a importantissimi festival.
La theatrical release di Gomorra innanzitutto mette in discussione l’assunto per il quale sembra che la contesa per il grande schermo debba riguardare sempre la forma narrativa del lungometraggio. Se è vero che il film rimane lo spazio principe per una certa autorialità nonché per l’industria dell’intrattenimento, e che la scelta di ‘incollare’ la prima e la terza puntata di Gomorra 3 va nella direzione di una qualche ‘trasformazione’ del prodotto televisivo in un formato cinematografico, rimane il fatto che Gomorra è a tutti gli effetti una serie, e che la scelta di riservare una finestra sul grande schermo a ridosso del debutto su Sky Atlantic significa riconoscere a uno show tutta la dignità di un film vero e proprio (e con la qualità messa in campo dai produttori, non c’è certo da stupirsi).
Veniamo quindi alla questione squisitamente distributiva. Il cambiamento fa paura, e mentre alcuni attori dell’Industria cercano di farsi promotori dell’innovazione, la maggior parte degli studios rimane passivo in un immobilismo che ricorda quello del mondo discografico prima del crollo di vendite dei CD.
Non esiste una risposta statisticamente confortante su quale strategia possa permettere di affrontare al meglio la questione “sala vs piccolo schermo”, ma con questa mossa intelligente e coraggiosa i distributori di Gomorra sembrano voler dimostrare che l’uscita simultanea su più canali distributivi non solo non è uno spauracchio da cui tenersi lontani, ma è una soluzione intelligente che parla a pubblici distinti che chiedono esperienze diverse.
L’uscita day-and-date, se attuata come in questo caso come un’ampia release in una cornice infrasettimanale limitata, ha l’indiscutibile merito di contribuire a portare il pubblico in sala in giorni nei quali l’affluenza è a dir poco drammatica. Non mancano certo precedenti esteri (tra i quali quello comunque diverso e decisamente poco felice di Marvel Inhumans), ma la diffusione di Gomorra – Terza Stagione in 300 cinema in Italia (per una serie che è attualmente esportata in 190 territori), è sicuramente un risultato la cui importanza non va sottovalutata. Se poi siete tra quelli che preferiscono la comodità del divano di casa, l’appuntamento rimane comunque per il 17 novembre su Sky Atlantic. In ogni caso vi assicuriamo che non rimarrete delusi.