Si parla sempre più di frequente della crescente importanza dello streaming nella distribuzione cinematografica, prevalentemente a proposito delle pellicole che arrivano direttamente su Netflix senza passare dalle sale cinematografiche, ma anche della loro ammissibilità nei grandi festival internazionali (è ancora viva l’eco delle polemiche di Cannes 70) o del loro ruolo di produttori di titoli che poi hanno avuto un peso importante nei più autorevoli contesti internazionali (si pensi ad esempio a Manchester By The Sea, prodotto dalla Amazon di Prime Video).
Quel che però spesso non si tiene presente, è il ruolo che la tecnologie di trasmissione di contenuti online possono avere nell’ampliamento dei pubblici dei festival di cinema tradizionali. Se infatti questo genere di kermesse nasce per far entrare in contatto gli appassionati con pellicole nuove e che, molto spesso, soffrirebbero dei criteri distributivi del mass market nonostante la propria straordinaria qualità, è pur vero che gli spazi limitati offerti dalle sale di proiezione, la necessità di recarsi in location di frequente costose e i biglietti non sempre a buon mercato rappresentano dei deterrenti che si ergono come un muro tra i festival e il loro mercato potenziale.
ARTEKINO, LA RIVOLUZIONE DI ARTE.TV E FESTIVALSCOPE
Vi abbiamo già parlato in passato di come il servizio offerto da Festival Scope si offra come una soluzione al problema (e vi abbiamo regalato tramite un contest dei biglietti virtuali per assistere alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia direttamente da casa): grazie a una piattaforma di streaming e ad accordi con tutti i più importanti festival internazionali, Festival Scope permette di fatto di assistere dalla comodità del vostro salotto a pellicole di Cannes, della Berlinale, del Sundance e via dicendo.
Il passo successivo a questo approccio rivoluzionario è però quello di organizzare un festival virtuale che sia completamente online, e che permetta a un pubblico diffuso, distribuito in tutto il mondo, di condividere in qualche modo l’esperienza della prima visione di pellicole appartenenti a un cinema ‘diverso’, spesso coraggioso e sempre di altissima qualità. A fondare nel 2016 un progetto che si rifà a questa visione a suo modo rivoluzionaria è stata Arte, il canale televisivo franco-tedesco di servizio pubblico a vocazione europea, e proprio Festival Scope, la piattaforma che porta i festival sul web.
TUTTE LE INFORMAZIONI SUL FESTIVAL
ArteKino, questo il nome della kermesse online, avrà luogo dal 1 al 17 dicembre in oltre 45 paesi europei, e sarà visibile da chiunque e gratuitamente (ma con un numero di accessi limitato) sul portale www.artekinofestival.com o tramite la app ArteKino. Non c’è però ‘cinema’ che si possa dir tale senza il grande schermo, e quindi la pellicole avranno anche delle proiezioni tradizionali in 17 cinema distribuiti in Francia e in Europa. I film in gara saranno 10, e concorreranno all’assegnazione di un premio del pubblico del valore di 30.000€, destinato ad aiutare la promozione del titolo vincitore. Le pellicole saranno in lingua originale e saranno disponibili i sottotitoli in inglese, francese, tedesco e polacco.
Non resta che invitarvi a partecipare a questa straordinaria iniziativa, e comunicarvi la lista dei film visionabili a partire da oggi. Anonima Cinefili, come sempre, vi offrirà una copertura completa del festival recensendo tutti i film in gara. Buona visione!
- Bright Nights (Helle Nächte) – Thomas Arslan (2017, Germany, 1h26)
- Chevalier – Athina Rachel Tsangari (2015, Greece, 1h45)
- Colo – Teresa Villaverde (2017, Portugal / France, 2h12)
- Godless (Bezbog) – Ralitza Petrova (2016, Bulgaria / France, 1h19)
- The Giant (Jätten) – Johannes Nyholm (2016, Sweden / Denmark, 1h26)
- The Last Family (Ostatnia Rodzina) – Jan P. Matuszyński (2016, Poland, 2h03)
- Frost – Sharunas Bartas (2017, Lithuania / France / Ukraine / Poland, 2h)
- Scarred Hearts (Inimi Cicatrizate) – Radu Jude (2016, Romania / Germany, 2h21)
- Sunbeat – Clara and Laura Laperrousaz (2017, France, 1h35)
- Living and other fictions (Vivir y otras ficciones) – Jo Sol (2016, Spain, 1h21)