Quando quaranta anni fa alcuni attori, più o meno sconosciuti, varcarono la soglia degli Elstree Studios (nelle vicinanze di Londra) e approdando su un set magnifico e mai visto prima, non erano certo consapevoli di contribuire alla realizzazione di una delle pietre miliari della storia del cinema non solo americano ma mondiale. George Lucas era in procinto di dirigere Star Wars in un periodo storico in cui gli effetti speciali come li intendiamo oggi muovevano i primi passi all’interno del panorama cinematografico, e ovviamente i VFX erano lontani dal venire: per le scene di massa si doveva ricorrere a centinaia di persone reali in ingombranti quanto magnifici costumi. All’epoca era quasi un azzardo, eppure oggi non riusciremmo a immaginare quella pellicola senza la minuziosa cura con la quale vennero riprodotti i set e i personaggi in tutta la loro freschezza, riuscendo sin da subito a conquistare il pubblico abituato in quel momento al grande cinema americano degli anni Sessanta e Settanta – quello della New Hollywood – che si stava però proiettando verso l’era dei primi blockbuster di Lucas e di Steven Spielberg.
Elstree 1976, il docufilm di Jon Spira disponibile in DVD grazie a CG Entertainment, vuole non solo raccontare, attraverso le testimonianze di dieci persone presenti sul set di Star Wars gli aneddoti inediti in grado di soddisfare i fan più sfegatati del franchise, ma soprattutto analizzare quella contraddizione che appartiene a chi ha contribuito a creare una delle opere più famose della cultura contemporanea, pur rimanendo sconosciuto al grande pubblico.
Davanti alla telecamera di Spira sfilano personaggi come Paul Blake, il cui viso era nascosto dalla maschera di Greedo, Jeremy Bulloch (Boba Fett, tra i personaggi più iconici della saga), Garrick Hagon (il volto del pilota ribelle Biggs Darklighter) e David Prowse, certamente il più amato e il più richiesto dai fan durante le convention per aver vestito, dall’alto dei suoi due metri di altezza, i panni di Darth Vader (anche se in seguito venne magistralmente ridoppiato da James Earl Jones, che riuscì a donare con la sua voce la profondità che Lucas cercava per il personaggio). Spira non ha voluto esclusivamente una loro testimonianza sul rapporto che li legava al regista e al resto del cast più famoso (Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher e altri), sulla bizzarria di avere una action figure che milioni di fan continuano a collezionare negli anni o ripercorrere senza un filo logico i loro percorsi di vita e di carriera: quello che il regista ha voluto fare è raccontare un capitolo importante del cinema attraverso esperienze individuali che, in maniera divertente o drammatica, mostrano cosa possa significare rapportarsi con eventi epocali di tale portata.
Elstree 1976, con il sottofondo musicale dei Talking Heads, parte dalla periferia londinese per arrivare alla grande Hollywood e, passando per il mondo delle convention, giungere alla meta finale che è l’immaginario popolare dell’universo infinito di Star Wars.