Uno scrittore (Javier Bardem) e la sua devota giovane moglie (Jennifer Lawrence) vivono in una casa isolata, che lei è intenta a ristrutturare personalmente dopo un grave incendio che l’ha quasi distrutta. Un giorno uno sconosciuto (Ed Harris) suona alla loro porta chiedendo e ottenendo ospitalità. Quell’arrivo sarà solo il primo di una lunga serie, con una folla di estranei che finiranno per invadere progressivamente l’abitazione, venerando fanaticamente l’uomo e trasformando al contempo la vita della donna in un incubo a occhi aperti.
Quando Madre! (allora con il titolo originale di Mother!) venne presentato alla 74a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, fu accolto da una pioggia di fischi. Questo perché l’ultimo film del regista de Il Cigno Nero è un lavoro totalmente fuori dagli schemi; una storia che – seguendo le regole del sogno – gioca a stabilire continuamente un nuovo codice narrativo per lo spettatore per poi superarlo poco dopo; una progressiva catabasi in un delirio senza controllo; una pellicola così straordinariamente ambiziosa e sui generis da arrivare a cogliere impreparata anche quella critica abituata alle più originali declinazioni festivaliere della settima arte.
Noi di Anonima Cinefili fummo tra i pochissimi che magnificarono da subito questo racconto simbolista e visionario (qui potete leggere la nostra recensione e spiegazione del film risalenti ad allora), eppure ora, fortunatamente, iniziamo ad essere in buona compagnia. Questo perché, dopo l’iniziale smarrimento davanti a un titolo così poco convenzionale (e commerciale), buona parte di chi aveva manifestato anche platealmente il proprio dissenso ha avuto modo di elaborare il film e – guarda un po’ – di fare inversione di marcia e ritrattare il proprio giudizio negativo, ammettendo di aver sottovalutato o frainteso Mother!.
A qualche mese dalla sua presentazione infatti, nonostante sia stato snobbato totalmente agli Oscar, Madre! inizia ad essere considerato come il cult che merita di essere, anche se non è chiaro quale piega prenderà la carriera di Darren Aronofsky dopo un passo tanto azzardato. Quel che è certo però è che, anche a prescindere dalla maiuscola interpretazione della Lawrence e dall’imponente stratificazione di allegorie e significati nella sceneggiatura, il sogno febbricitante di Aronofsky rimane un abbacinante esempio di genio registico all’opera.
La recente edizione home video (blu-ray e DVD) distribuita da Universal Pictures Home Entertainment infatti, tramite poco meno di un’ora di contenuti speciali, mette in luce il complessissimo lavoro di programmazione che si nasconde dietro ogni scena del film, ma anche la radicale purezza di linguaggio con cui questo è stato raccontato.
Come apprendiamo dallo straordinario documentario contenuto negli extra, la realizzazione di Mother! ha seguito un percorso inusuale sin dall’inizio, con Bardem e la Lawrence che per ben tre mesi hanno provato ogni passaggio del film all’interno di un capannone in cui era riprodotta a grandezza naturale tutta la planimetria della casa in cui si svolge l’intero racconto. Questo perché la ricerca simbolica ed esoterica del regista partì sin dal set, concepito su pianta ottagonale in modo che ogni stanza avesse un punto di entrata e uno di uscita ben distinti, e che fossero tutte collegate in un ambiente aperto eppure labirintico.
Dagli extra apprendiamo che, per sottolineare il fortissimo legame tra il personaggio della Lawrence e la location, l’intera regia del film è affidata a solo tre tipi di inquadrature: una da dietro le spalle dell’attrice, per mostrare il suo punto di vista includendola nell’azione, una da davanti, per mostrare le sue emozioni, e infine una soggettiva, per identificarci completamente col suo personaggio.
Sempre grazie ai contenuti speciali possiamo anche ammirare la complessa realizzazione di qualche piano-sequenza o rimanere stupiti della grande abbondanza di practical effects presenti sullo schermo, alcuni dei quali rischiano di passare quasi in secondo piano nel caos degli eventi raccontati.
In conclusione l’edizione blu-ray di Madre!, tecnicamente ineccepibile, è una straordinaria opportunità per capire meglio l’incredibile mole e genialità del lavoro preparativo operato da Aronofsky, ma anche un’occasione per riguardare con sempre crescente consapevolezza un film che saprà regalarsi allo spettatore sempre più ad ogni visione. Un titolo immancabile nella collezione di ogni cinefilo che si rispetti.