Dal 20 al 24 aprile 2018 a Torino, presso la Multisala Cinema Massimo, torna il più antico festival sui temi LGBTQI (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) d’Europa e terzo nel mondo diretto dalla cineasta Irene Dionisio e presieduto da Giovanni Minerba, fondatore con Ottavio Mai della rassegna. Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions sarà, anche nel 2018, all’insegna di uno spirito cinefilo, militante e pop e si concentrerà sul tema dei diritti LGBTQI attraverso i concorsi cinematografici, gli Eventi Speciali e OFF.
L’inaugurazione del festival, organizzata con la collaborazione di Goodness Factory, prevede Dialogo sulla diversità: intervista/dialogo con il noto conduttore, regista e attore, Pif. La serata, condotta dal poliedrico Pino Strabioli sarà caratterizzata anche dalla presenza di un ospite musicale d’eccezione: Francesco Gabbani che eseguirà un mini set acustico. ll celebre cantautore ha vinto il Festival di Sanremo nel 2017 con Occidentali’s Karma che ha ottenuto 5 Dischi di Platino; il video, con più di 185 milioni di visualizzazioni, ha superato molti record ed è stato il video di un artista italiano più visto nel nostro Paese nel 2017.
Il vernissage sarà introdotto dalle musiche dell’arpista Cecilia, protagonista di una felice esperienza al Festival si Sanremo 2018.
A seguire proiezione di Postcards from London di Steve McLean, presente in sala, (Regno Unito, 2018, 90′).
La pellicola racconta la vicenda di Jim, “provincialotto” bello come un dio greco ma di poche speranze, che si trasferisce a Londra. L’impatto con la città è disastroso, fino all’incontro con i Raconteurs, un peculiare gruppo di marchette amanti dell’arte, dai gusti ineffabili. È la svolta: Jim diviene la musa più desiderata dagli artisti londinesi. Ma non ha fatto i conti con la sindrome di Stendhal, di cui soffre, che lo porta a svenire e a soffrire di allucinazioni al cospetto di un’opera d’arte… Il sequel del cult Postcards from America, presentato all’ultimo BFI: Flare.
In contemporanea, in sala 2 alle 22, prende il via “Cinque pezzi facili” la carte blanche di Giovanni Minerba con Montana di Limor Shmila (Israele, 2017,79′).
Dopo 15 anni di assenza e di silenzio, Efi fa ritorno ad Acre, la cittadina dove è cresciuta. Qui incontra Karen, insegnante sposata con 2 figlie: tra le 2 scoppia la passione, una passione che va ovviamente tenuta nascosta e che per Efi diviene il motivo per restare.
Inevitabilmente dovrà confrontarsi con un passato difficile ed irrisolto, fatto di abusi mai rivelati e rapporti familiari complessi, e la metterà di fronte all’ipocrisia ed ai drammi sottaciuti che ancora segnano le vite di chi è rimasto.
Slideshow delle opere di Mar Saez a cura di Jest.
In sala 3 sempre alle 22, invece, l'”omaggio a Robin Campillo” – presente in sala – prevede la proiezione del suo film Eastern Boys (Francia, 2013, 128′).
Parigi, Gare du Nord. Marek fa parte di una gang d’immigrati slavi. Daniel, cinquantenne solitario, lo nota e lo invita a casa per un po’ di sesso a pagamento. Il giorno dopo, però, alla sua porta si presenta l’intera banda, che svaligia l’abitazione. Nonostante ciò Marek torna a farsi vivo e tra i 2 nasce un rapporto che sembra slegarsi dalle dinamiche di prostituzione e sopraffazione da cui è nato. Una love story tesa ma piena di speranza, vincitrice della sezione Orizzonti a Venezia nel 2013.