Uno zombie movie originale, che attinge da più generi e che vanta una fotografia di grande impatto: parliamo di Deserto Rosso Sangue (titolo originale It Stains The Sands Red), scritto dai Vicious Brothers (Colin Minihan e Stuart Ortiz) e diretto da Colin Minihan, e ora finalmente disponibile in blu-ray Midnight Factory.
Las Vegas: la spogliarellista tossicodipendente Molly (Brittany Allen) e il gangster Nick (Merwin Mondesir) sono in viaggio per raggiungere un aeroporto e così sfuggire dall’imminente apocalisse. La sventura è dietro l’angolo: l’auto si ferma per un guasto nella sabbia e uno zombie (Juan Riedinger), lento e assetato di sangue, uccide il giovane per poi iniziare a dare la caccia a Molly. La donna, che ha un passato difficile alle spalle e dal quale cerca di rifuggire, inizia una lotta alla sopravvivenza nel deserto e Smalls – il nomignolo dello zombie – si rivelerà ben più che un pericoloso morto vivente…
Il pericolo più grosso per un film di zombie è la ripetitività: il classico canovaccio dell’uomo o donna inseguito dalla malvagia creatura non basta più, in quanto già visto e rivisto, e lo spettatore ha bisogno di novità e freschezza. Colin Minihan, regista di ESP – Fenomeni paranormali, affiancato dall’amico Stuart Ortiz, rivisita la figura dell’antagonista, che diventa sia motivo di paura che fonte di forza per la protagonista. Come già sottolineato, l’horror si mescola al dramma e alla commedia: si alternano con una certa regolarità i momenti di riflessione e il dark humor, le riflessioni su un trascorso complicato (sapiente il ricorso al flashback) e gli sketch esilaranti. Senza dimenticare le sequenze ad alta tensione e i fiumi di sangue, un classico degli zombie movie che non può mai mancare.
Nonostante il budget risicato, Deserto rosso sangue è un film che merita grande considerazione. Il cast è ridotto ai minimi termini, con la canadese Brittany Allen (Extraterrestrial e Jigsaw) che offre un’interpretazione di altissimo livello, trasmettendo l’inquietudine propria di un personaggio forte e debole allo stesso tempo. Uno dei punti di forza principali della pellicola è la straordinaria fotografia di Clayton Moore, con il paesaggio desertico e la terra desolata resi in orange and teal richiama per certi versi Mad Max: Fury Road. Sia chiaro, non ci troviamo di fronte a un capolavoro: l’azione carbura come un diesel, con la prima parte del film che risulta lenta, e la colonna sonora curata dalla band electro punk canadese Blitz//Berlin non offre spunti particolarmente interessanti né tanto meno originali. In ogni caso, gli amanti del genere troveranno nella pellicola un titolo da aggiungere assolutamente alla propria collezione.