Una vita senza slanci destinata a ripetersi ancora e ancora, mentre la ruota della fortuna gira, sì, ma sempre per gli altri: è da questo spunto che parte la divertente commedia del rumeno Paul Negoescu 2 Biglietti della Lotteria, ora in DVD CG Entertainment.
2 Biglietti della Lotteria, liberamente ispirato al racconto di fine ottocento Due Primi Premi del grande drammaturgo Ion Luca Caragiale, mette in scena un rocambolesco viaggio alla ricerca del biglietto vincente della lotteria rumena. Per protagonisti, Negoescu (che firma anche la sceneggiatura) sceglie uomini comuni: gli umili e gli ultimi. Un meccanico che stenta ad arrivare a fine mese, da poco lasciato dalla moglie; un falegname la cui occupazione principale sono le scommesse e un funzionario pubblico appassionato di teorie del complotto.
Dinel (Dorian Bouguță), Sile (Dragoș Bucur) e Pompiliu (Alexandru Papadopol, personaggio a cui il regista affida anche il ruolo di critico dell’attuale panorama culturale della Romania) hanno giocato un biglietto della lotteria. Qualche giorno dopo scoprono di aver vinto: finalmente è il momento del loro riscatto sociale. Scemata l’euforia della vittoria, sorge però un problema: il biglietto, che Dinel doveva custodire, non si trova più. I tre amici sono convinti che sia rimasto nel marsupio rubato pochi giorni prima a Dinel, e, riponendo poche speranze nella capacità e onestà della polizia romena, decidono di mettersi autonomamente sulle sue tracce. Ognuno di loro, infatti, ha un validissimo motivo per ritrovarlo. Meta del loro inseguimento è Bucarest, dove li aspetta l’incontro con i presunti ladri.
La sezione centrale e più lunga di 2 Biglietti della Lotteria è dedicata proprio al tragicomico viaggio, che inizia dal condominio di Dinel per arrivare alla capitale della Romania. Una strada costellata da personaggi ambigui, protagonisti dei momenti più comici dell’intero film, e incontri improbabili, che si dividono tra quelli effettivamente necessari al progredire della trama e quelli il cui scopo è la costruzione di un contesto. Tantissimi i piani sequenza girati a camera fissa che, sommati alla presenza di lunghi silenzi e al ritmo non proprio vertiginoso, rimandano immediatamente al linguaggio cinematografico che ha reso celebre il noul val românesc: di certo una confezione molto diversa dalle commedie brillanti cui siamo abituati, ma con la quale cineasti come Puiu hanno saputo conquistare il mondo.
La sceneggiatura è buona e non manca di offrire spunti divertenti, grazie all’autoironia su cui Paul Negoescu fonda molte delle scene comiche. La costruzione dell’ironia poggia però su singoli sketch che impuntiscono la pellicola, che sarebbero apprezzabili anche se estrapolati ma che non contribuiscono a un’unità di contesto. È però il sarcasmo tipico di questo cinema a salvare l’insieme e a dargli un carattere non ruffiano ma piacevole. Una commedia diversa dal solito, che incontrerà senza dubbio il gusto dei palati più cinefili.