Arriva a Roma la terza edizione dell’Aqua Film Festival, la prima manifestazione internazionale di cinema, incontri e workshop dedicata al tema dell’acqua, realizzata dall’associazione di volontariato Universi Acqua con lo scopo di sensibilizzare il pubblico in direzione di una coscienza sociale e soprattutto ambientale, attraverso il potere immaginifico della settima arte.
ELEONORA VALLONE E UN FESTIVAL TRA CINEMA E ACQUA
A presentare il Festival alla stampa è la direttrice Eleonora Vallone, attrice, giornalista e esperta di metodiche in acqua: “è molto difficile portare in Italia, come del resto negli altri Paesi, un progetto così nuovo e dal forte impatto sociale. Ci siamo riusciti non solo grazie alla perseveranza e alla pazienza, ma grazie anche alla forza intrinseca di questo Festival, che nasce dall’amore e non dal business. Un amore nato certamente dalla mia passione per il cinema, da cui sono nata, ma anche dall’acqua, tematica che ho sposato nella mia seconda parte di vita, soprattutto quando, grazie a una intensa attività di fisioterapia in acqua appunto, sono riuscita a stravolgere le prognosi tutt’altro che rosee che i medici avevano stabilito dopo un mio grave incidente stradale. Insieme alla mia seconda vita, nasce anche Aqua Film Festival, con il quale cerco di invitare i partecipanti a girare la visione della vita verso il nostro stesso ambiente, facendo nascere quell’immagine che abbiamo tutti, di un’isola felice. D’altronde come diceva Lumiére già un secolo fa, l’acqua scorre come scorre una pellicola”.
A testimoniare come questo elemento sia onnipresente nella nostra vita, ci sono innumerevoli film che raccontano il profondo legame tra gli esseri umani e l’acqua, se solo pensiamo che proprio quest’anno, a vincere l’Oscar come miglior film è stato proprio La Forma dell’Acqua di Guillermo del Toro, regista che ha sempre affermato di ispirarsi allo scorrere dell’acqua come metafora della vita e dunque delle sue storie.
IL CONCORSO DELL’AQUA FILM FESTIVAL
Ma Aqua Film Festival è soprattutto un concorso cinematografico che vede protagonisti corti fino a 25 minuti e cortini fino a 3 minuti, ispirati appunto alla tematica dell’acqua, selezionati tra oltre 250 opere provenienti da ben 30 paesi in tutti e cinque i continenti. A giudicare le opere di entrambe le categorie e a consegnare il Premio Sorella Aqua offerto dal Centro Sperimentale di Cinematografia Italiana, sarà una giuria composta da Enrico Vanzina, le attrici Elena Sofia Ricci e Irene Ferri, lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, il direttore della fotografia Enrico Lucidi, il doppiatore Stefano De Sando e il regista Fabien Pruvot.
Tra i corti in concorso ricordiamo 4 Rios- El Naya di Elder Manuel Tobar, progetto transmediale che vuole raccontare il conflitto armato che ha colpito la Colombia negli ultimi quaranta anni, decimando migliaia di civili; Acquasanta di Mauro Maugeri che racconta così riti arcaici legati all’acqua del borgo marinaro di Santa Maria la Scala in Sicilia; Il Leone del Tevere di Giuliano Cipollone, presente in sala durante la presentazione del Festival e nipote di Mario Sartini, protagonista del corto e campione di canottaggio che continua a coltivare la sua passione anche all’età di 86 anni.
Tra i cortini invece, Er Nasone di Claudio Fratticci che racconta così il simbolo della città di Roma, riconosciuta in tutto il mondo come culla della civiltà grazie all’acqua pubblica offerta dalle tante fontanelle della città; Pianosa- Prison Island di Letizia Lianza, si concentra sulla vita carceraria nell’isola di Pianosa in Toscana, dove però la presenza massiccia di natura rigogliosa e bellissima riesce a ricondurre l’uomo verso l’equilibrio e la pace.
I LUNGOMETRAGGI DEL FESTIVAL
Inoltre durante il Festival saranno proiettati tre lungometraggi: Big Fish & Begonia di Liang Xuan e Zhang Chun, in arrivo nelle nostre sale solo a metà giugno, è il fantastico film di animazione che racconta con toccante poesia il rapporto tra l’uomo e un immaginario mondo sottomarino; L’Effetto Acquatico di Solveig Anspach racconta la storia d’amore tra un immigrato e la sua insegnante di nuoto e infine Thank you for the rain di Julia Dhar, un documentario pluripremiato su un contadino kenyota che è riuscito a mobilitare le Nazioni Unite sugli effetti del riscaldamento globale.
A completare le giornate del Festival saranno gli incontri sul tema con il professore di Storia e Analisi del Cinema Giovanni Spagnoletti, il criminologo Ruben Sharif De Luca che illustrerà il ruolo dell’acqua nei film di genere poliziesco e thriller, e infine i workshop sull’utilizzo degli smartphone per la realizzazione di un film e prodotti mediatici.
Aqua Film Festival vi aspetta anche quest’anno al cinema Caravaggio e alla Casa del Cinema di Roma, dal 7 al 9 giugno. Per maggiori dettagli e informazioni sugli eventi e i workshop, potete consultare il programma sul sito ufficiale www.aquafilmfestival.org .