Non si tratta dell’erede di Arirang di Kim Ki-duk ma Troll Hunter di André Øvredal, film del 2010 finalmente disponibile in home video grazie a Universal Pictures e CG Entertainment, può essere certamente inserito tra i mockumentary più riusciti degli ultimi anni. Vincitore del Méliès d’Argento all’European Fantastic Film Festivals Federation nel 2011, il lungometraggio del regista e sceneggiatore norvegese mescola diversi generi e convince per originalità e, allo stesso tempo, semplicità.
Nel 2008 la redazione di un quotidiano norvegese riceve due dvd con 283’ di riprese, i cui momenti più significativi sono contenuti nel documentario. Tre studenti di giornalismo dell’Università di Volda, Kalle (Tomas Alf Larsen), Thomas (Glenn Erland Tosterud) e Johanna (Johanna Morck), si mettono al lavoro per girare un video sulla caccia agli orsi in Norvegia e per scoprire la verità su una serie di morti sospette: nel corso delle loro ricerche, i tre ragazzi vengono a sapere che il bracconiere Hans (Otto Jespersen) dà la caccia agli animali senza averne l’autorizzazione. Ecco però la storica scoperta dei troll, creature gigantesche la cui esistenza è stata nascosta alla popolazione dal governo norvegese. Da questo punto in poi inizia un’escalation di avventure, tra risate e terrore, con un finale ad altissima tensione…
Nella mitologia scandinava i troll sono delle creature umanoidi che vivono nelle foreste del Nord Europa; nel corso degli anni hanno trovato grande spazio nella letteratura: oltre al noto Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien, possiamo ricordare i Troll Mumin della scrittrice finlandese Tove Jansson e le creature della serie Mondo Disco di Terry Pratchett. Anche nel cinema sono diverse le opere che li vedono protagonisti, come Troll di John Carl Buechler (1986) e Boxtrolls – Le Scatole Magiche di Graham Annable e Anthony Stacchi del 2014 (giusto per citarne un paio). André Øvredal gira un film originale, in cui solo la presenza delle creature ci permette di capire che si tratta di un mockumentary e non di un documentario vero e proprio: Troll Hunter è una pellicola tecnicamente valida, caratterizzata da riprese con camera a mano che mostrano scene di buio totale ma anche sequenze che vedono in primo piano i bellissimi panorami norvegesi; per quanto riguarda i troll, gli effetti speciali sono curati nei minimi dettagli.
Particolarmente interessante la commistione di generi, con sequenze horror che ben si sposano con il black humour; la scoperta del soprannaturale sfocia anche in una sorta di divulgazione scientifica sugli esemplari mitologici che spiega le caratteristiche, le famiglie e le varie differenze tra loro. Troll Hunter è un’opera imperdibile, soprattutto per gli amanti dei ‘falsi documentari’.