Era il 2004 e i supereroi non avevano ancora invaso le nostre sale cinematografiche. Al tempo, tutto ciò che avevamo era The Punisher, Blade: Trinity, Spider-Man 2 e poco più, non esattamente la line-up cui ci hanno abituato negli ultimi anni. Tra questi, però, si inserì un prodotto nuovo, il primo film dei Pixar Animation Studios ad avere un intero cast di personaggi umani, Gli Incredibili. Il lungometraggio ebbe un enorme successo sia di pubblico che di critica vincendo persino due premi Oscar. Quattordici anni dopo siamo finalmente pronti a goderci il secondo capitolo del franchise. Presentato all’Edinburgh International Film Festival, Gli Incredibili 2 è ancora una volta scritto e diretto da Brad Bird e uscirà nelle nostre sale il 19 settembre.
Pochi mesi dopo la sconfitta di Sindrome e mentre la famiglia Parr scende ancora nelle strade per lottare contro il crimine, i media insieme ad alcuni esponenti della politica strumentalizzano i danni che durante i combattimenti vengono arrecati alla città così da fomentare il loro odio contro i supereroi. La legge che li bandisce è infatti ancora in vigore ma il magnate Winston Deavor (nell’originale doppiato da Bob Odenkirk) ha tutti le intenzioni di portare avanti una campagna a favore del loro ritorno alla legalità. Volto ne sarà proprio Helen Parr (Holly Parr), aka Elastigirl, mentre il marito Bob (Craig T. Nelson) dovrà quindi rimanere a casa a tenere d’occhio i figli.
Se il primo film poteva forse rientrare in quella categoria di film d’animazione pensati più per un pubblico di bambini che non di adulti, le cose sembrano molto cambiate in questo secondo episodio. Certo, non si vuole dire che i più piccoli non possano apprezzare la pellicola, bensì che l’impianto più maturo della storia – ma soprattutto alcune scelte narrative decisive – potranno e saranno assai più apprezzate dagli adulti presenti in sala. Negli ultimi anni sia Disney che Pixar hanno, più o meno ostentatamente, cominciato a inserire delle modifiche a quelli che sono da sempre stati i topoi delle loro storie. Se in Ribelle – The Brave, ma anche in Frozen, si è deciso di mostrare delle protagoniste forti che non hanno più bisogno di un principe azzurro per sentirsi realizzate o trovare la felicità, in Gli Incredibili 2 la sovversione dei ruoli di genere che si registra è inaspettata quanto entusiasmante.
Quel che rende questo film un ottimo prodotto dal punto di vista della scrittura non è solamente una tale trovata progressista per cui si è finalmente deciso di mostrare che è possibile che una donna, dopo essere diventata madre, torni al proprio lavoro ma che, allo stesso tempo, un padre possa occuparsi di tutte quelle faccende domestiche che solitamente sono etichettate come femminili. Degne di nota sono infatti anche tutte le sottotrame che arricchiscono la narrazione e rendono Gli Incredibili 2 un prodotto sfaccettato e completo con una serie di personaggi assai riusciti e dalle individualità spiccate, sia dalla parte del bene che da quella del male.
Per quanto invece riguarda l’apparato tecnico, è indubbio che la maestria dei Pixar Studios raggiunga vette sempre più alte. Alla fluidità eccezionale anche del più piccolo dei movimenti, si affianca il lavoro certosino fatto per scolpire e animare i volti di tutti i personaggi che popolano lo schermo, senza ovviamente dimenticare le numerose ambientazioni che fanno da sfondo all’azione.
Con Gli Incredibili 2, Bird dimostra non solo di essere perfettamente in grado di gestire il secondo capitolo di un franchise – cosa non scontata in tempi di flop al botteghino – ma di avere tra le mani un prodotto ottimo che offre molte possibilità di sviluppo.