Tempo di cofanetti per la CG Entertainment, che mentre propone un’imperdibile raccolta dedicata a Terry Gilliam, porta nelle nostre case anche Collezione Commedia Francese, un’altrettanto apprezzabile iniziativa editoriale che raccoglie in un unico box tre pellicole d’oltralpe accomunate da quella leggerezza che contraddistingue un certo cinema dei nostri ‘cugini’.
Il primo disco è quello di Piccole Crepe, Grossi Guai, pellicola datata 2014 di Pierre Salvadori che vede nel cast Catherine Deneuve, Gustave Kervern e Féodor Atkine. La storia è quella di un musicista quarantenne insoddisfatto della propria vita, che decide di lasciarsi tutto alle spalle e cambiare lavoro. Antoine, questo il suo nome, si fa assumere come portiere in uno stabile parigino, in cui volente o nolente finisce per fare la conoscenza dei bizzarri inquilini che lo abitano. Nella dinamica corale dal sapore agrodolce che contraddistingue il film, sarà il personaggio di Mathilde ad avere il ruolo più importante: la donna, ossessionata da una crepa nel salotto, sarà infatti il deus ex machina che sbloccherà l’esistenza di Antoine. Tra simbolismi più o meno espliciti e qualche risata mai stupida, Piccole Crepe, Grossi Guai rilegge il paradigma della commedia sentimentale all’insegna di un concetto semplice quanto fondamentale: quando nella nostra vita compare una ‘crepa’, non si può far finta di niente.
Io Faccio Il Morto è il secondo film della collezione, una commedia dalle venature noir firmata da Jean-Paul Salomé nel 2016. Françoise Damiens è Jean, che a quarant’anni si ostina a dirsi attore pur non avendo mai veramente sfondato. Con il conto in banca in rosso e serie difficoltà ad arrivare a fine mese, l’uomo è costretto ad accettare il più improbabile dei lavori: dovrà recarsi in un paesino di montagna dove, interpretando il cadavere nelle ricostruzioni della scena di un delitto, dovrà passivamente aiutare la polizia ad indagare su un caso di omicidio. Ovviamente, forte di una breve esperienza come interprete in un telefilm poliziesco, Jean finirà per pretendere di aver voce in capitolo nel disvelamento del giallo, e nel mentre finirà per avvicinarsi alla detective incaricata di indagare. Un susseguirsi di momenti divertenti scandirà la trama noir, accompagnando lo spettatore alla scoperta del mistero dietro quella morte.
È Mohamed Hamidi il regista della terza pellicola del cofanetto, In Viaggio con Jaqueline, campione d’incassi in patria nel 2016 che vede nel cast Fatsah Bouyahmed, Lambert Wilson e Jamel Debbouze. Fatah è un contadino di un piccolo paese algerino che mira a qualcosa di più: è infatti convinto che la sua adorata mucca Jacqueline sia tanto bella da meritare un premio, e quando arriva l’opportunità di viaggiare alla volta del Salone dell’Agricoltura di Parigi per farvi concorrere il tanto amato animale, si arma di tutto il suo entusiasmo e determinazione e salpa per Marsiglia. Come in ogni storia che si rispetti, sarà il viaggio stesso la vera meta, e in un susseguirsi di incontri improbabili e di imprevisti Fatah scoprirà la Francia grazie a dei nuovi amici. Un racconto delizioso che affronta da un punto di vista originale le tematiche dell’emigrazione e dell’integrazione.
Quelli proposti da CG Entertainment potrebbero sembrare inizialmente tre titoli quasi scollegati tra loro, ma sono in realtà tre storie di uomini insoddisfatti che affrontano il cambiamento pur di migliorare la propria condizione. Una tematica tutt’altro che superficiale, che però la tradizione della commedia francese porta a declinare con una delicatezza e leggerezza che sono dei veri e propri marchi di fabbrica. L’acquisto ideale per chiunque riconosca le grandissime qualità che si intravedono in filigrana anche nel cinema d’Oltralpe più commerciale.