A Castle Rock, nel Maine, scompare un ragazzino di nome Henry Deaver; per fortuna il giovane Henry viene ritrovato dopo undici giorni ma, nel frattempo, il suo padre adottivo muore. A distanza di vent’anni, Deaver (André Holland, The Knick e Moonlight) vive in Texas ed è un avvocato che si occupa della difesa dei condannati a morte: purtroppo molti suoi clienti vengono dichiarati colpevoli e, di conseguenza, giustiziati. Mentre Henry tiene un’arringa finale infruttuosa, nel Maine un uomo si toglie la vita. Passati pochi giorni a Castle Rock sbuca fuori dal nulla uno strano ragazzo (Bill Skarsgård): all’interno della prigione di Shawshank, il misterioso carcerato pronuncia un nome. Proprio quello di Henry Deaver.
Castle Rock, la nuova attesissima serie di Hulu, porta la firma di Stephen King, uno degli artefici del progetto; lo show, composto da 10 episodi, è ispirato alla immensa produzione letteraria del romanziere. La nuova creatura della piattaforma streaming americana infatti non si basa su un testo di King in particolare perché è più di un semplice adattamento televisivo di un romanzo: lo script prende spunto da moltissime opere dello scrittore.
Il pilot è ambientato nel paesino di Castle Rock, una immaginaria cittadina del Male già apparsa in diversi scritti di Stephen King, come Il Corpo (diventato famoso grazie alla sua trasposizione cinematografica, Stand By Me – Ricordo di Un’estate), La Metà Oscura, La Zona Morta, Il Fotocane. Tra le strade di Castle Rock ritroviamo una vecchia conoscenza dei fan del Maestro del Terrore: l’ex sceriffo Alan Pangborn, presente in molti dei racconti ambientati nella cittadina. Non dimentichiamo inoltre che la prigione attorno a cui ruota l’intera storia si chiama Shawshank, lo stesso penitenziario in cui sono rinchiusi Tim Robbins e Morgan Freeman in Le Ali Della Libertà (lungometraggio del 1994 tratto anch’esso da un’opera dell’autore americano).
Ma se non bastano queste perle a generare hype nei confronti della serie Hulu creata da Sam Shaw e Dustin Thomason, aggiungiamo che tra i produttori esecutivi figura nientemeno che J.J. Abrams, il quale – occorre ricordare – ha partecipato alla produzione per il servizio streaming della miniserie 11.22.63 con protagonista James Franco. Che ci sia un’anima citazionista all’interno di Castle Rock appare chiaro anche dal cast, pieno di volti noti al pubblico del Re: da Sissy Spacek, che interpreta qui una versione meno creepy (per ora) e invecchiata di Carrie White del film Carrie – Lo Sguardo di Satana, a Bill Skarsgård (il Pennywise di IT del 2017), passando per Terry O’Quinn (il John Locke di Lost, che interpretò nel 1995 lo sceriffo Joe Haller in Unico Indizio La Luna Piena).
Il timore legittimo legato a questo show è che lo spettatore si possa concentrare più sulla caccia alle citazioni che sul racconto. Tuttavia non è necessario conoscere le opere di Stephen King per seguire la trama, un intreccio narrativo che incespica di tanto in tanto su se stesso ma che arriva, alla fine del primo episodio, a mettere sul piatto un paio di domande (la cui risposta, se mai ci sarà, non potrà non passare attraverso un Male che è più malattia che scelta) e un cliffhanger che ci mette nella condizione di attendere con trepidazione le puntate successive. Mettiamo subito in guardia quella parte di pubblico che associa Stephen King solo all’horror: a parte un paio di scene – aiutate più dalla regia e dalla colonna sonora che dalla trama – che fanno saltare sulla sedia, la paura vera, quella che ti fa indietreggiare con sospetto davanti ad ogni clown dopo la visione di IT, ancora non c’è; non mancano poi nel pilot alcuni riferimenti all’attualità, riguardo soprattutto alla questione annosa della pena di morte in America.
Viste le premesse, Castle Rock è un progetto dal grande potenziale: negli ultimi anni, se escludiamo 11.22.63, i prodotti televisivi ispirati alle opere di King hanno deluso le aspettative (su tutti Under The Dome e The Mist) ma la presenza di Abrams con la sua Bad Robot (nell’episodio c’è anche un piccolo riferimento a Lost) dovrebbe scongiurare certe derive trash.
Vi terremo aggiornati sulla messa in onda italiana.